Un tragico episodio ha scosso la quiete notturna di Udine, quando un incendio, divampato intorno a mezzanotte in un complesso residenziale di edilizia popolare Ater in via Divisione Garibaldi, ha coinvolto una comunità di residenti.
L’evento, che ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco, ha comportato l’evacuazione di circa trenta persone e ha causato intossicazioni da fumo in cinque di esse, necessitando di cure mediche urgenti.
Tra le persone soccorse figurano individui di diverse età e generazioni: una bambina di soli cinque anni, una giovane studentessa quindicenne, due donne di 36 e 65 anni e un uomo di 57 anni.
Tutti e cinque presentavano livelli elevati di carbossiemoglobina, un indicatore di grave intossicazione da monossido di carbonio, prodotto dalla combustione incompleta dei materiali in preda alle fiamme.
Fortunatamente, nonostante la gravità della situazione, le loro condizioni non sono giudicate critiche e non versano in pericolo di vita, grazie al tempestivo intervento dei soccorritori.
La Centrale Sores Fvg ha mobilitato equipaggi specializzati per garantire un trasporto sicuro e rapido dei feriti presso una struttura ospedaliera, dove sono stati immediatamente sottoposti a terapia di ossigenazione per favorire l’eliminazione del gas tossico dall’organismo.
Il fumo, esteso rapidamente nell’edificio, ha rappresentato un pericolo concreto per la salute dei presenti, sottolineando l’importanza cruciale dei sistemi di allarme antincendio e della consapevolezza delle procedure di evacuazione.
Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine accurata per accertare le cause dell’incendio.
Si ipotizzano diverse ipotesi, che vanno da un malfunzionamento di impianti elettrici a una possibile negligenza nell’uso di apparecchiature di riscaldamento o di cottura.
La complessità della situazione è ulteriormente aggravata dalla natura dell’edificio, un complesso di edilizia popolare dove la manutenzione e l’adeguamento alle normative di sicurezza possono rappresentare una sfida.
Dopo diverse ore di attesa e verifiche da parte dei Vigili del Fuoco, gli altri residenti sono stati autorizzati a rientrare nelle loro abitazioni, seppur con la consapevolezza di dover affrontare un periodo di incertezza e di preoccupazione per la sicurezza del loro complesso residenziale.
L’evento ha riacceso il dibattito sulla necessità di investimenti in manutenzione e miglioramento della sicurezza degli edifici popolari, per prevenire futuri episodi tragici e tutelare la salute e il benessere della comunità.