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Italia-Israele: Appello per la Pace dallo Stadio Vuoto

Il 14 ottobre, in occasione della partita Italia-Israele a Udine, il Comitato Stadio Vuoto lancia un appello che trascende il semplice evento sportivo, configurandosi come un atto di profonda riflessione etica e sociale.

Franco Corleone e Andrea Sandra, portavoce del Comitato, esortano i calciatori della nazionale italiana a manifestare, attraverso un gesto simbolico – l’indossare un simbolo di pace – e un minuto di silenzio, una chiara presa di posizione a favore del rispetto dei diritti umani fondamentali.
L’iniziativa, sostenuta da un ampio network di associazioni e realtà civili attive nella tutela dei diritti umani in Friuli-Venezia Giulia, si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e per la necessità di un’azione concreta a favore delle popolazioni colpite.
Il Comitato aveva precedentemente promosso una campagna di boicottaggio della partita, invitando ad evitare sia la partecipazione allo stadio che la visione in televisione, raccogliendo un significativo supporto da parte dell’opinione pubblica.

La decisione di coinvolgere il sindaco Alberto Felice De Toni nella mediazione con la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha portato a un risultato parziale ma significativo: la FIGC stessa, sotto la guida del presidente Gravina, si è impegnata a destinare i proventi televisivi della partita a un’organizzazione umanitaria operante a Gaza.
Sebbene questo gesto non risponda pienamente alla richiesta di sospensione di Israele dalle competizioni internazionali, il Comitato lo interpreta come un segnale positivo, un atto di responsabilità sociale che testimonia una crescente sensibilità verso le questioni umanitarie.
Parallelamente all’appello ai calciatori e all’iniziativa di boicottaggio, il Comitato Stadio Vuoto aveva concepito un concerto alternativo, pensato come spazio di espressione artistica e riflessione pacifica.
L’evento, che avrebbe visto la partecipazione dell’associazione Euritmia e di numerosi artisti locali e nazionali, ha incontrato il sostegno del Comune di Udine.

A causa di complesse problematiche logistiche e di sicurezza, e per via dei tempi ristretti, il concerto è stato rinviato.
Tuttavia, l’idea viene riproposta in una nuova forma il 20 dicembre, nell’ambito della “Marcia di Natale per i diritti dei detenuti”, che si configura come ulteriore momento di impegno civile e di sensibilizzazione nei confronti delle persone più vulnerabili.
L’azione complessiva del Comitato Stadio Vuoto, quindi, si configura come un tentativo di ridefinire il ruolo dello sport, elevandolo da semplice intrattenimento a veicolo di valori e di impegno per la giustizia sociale.

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