La partita di domani contro Israele rappresenta un crocevia cruciale per il percorso della nazionale, un impegno che richiede un approccio aggressivo e un’intensità di gioco senza compromessi.
Rino Gattuso, nel pre-partita, ha delineato una strategia incentrata sulla proattività offensiva, consapevole dell’importanza di imporre il proprio gioco e mettere sotto pressione la retroguardia avversaria.
“Dobbiamo giocare per vincere,” ha affermato il tecnico, sottolineando come la posta in palio sia decisamente alta.
L’attenzione è stata posta, con i giocatori, sulla concentrazione e sull’isolamento dalle pressioni esterne, un aspetto fondamentale data l’imminente presenza di un vasto pubblico.
La consapevolezza delle dinamiche digitali e dell’hype mediatico è stata affrontata direttamente, incitando i ragazzi a focalizzarsi esclusivamente sull’azione in campo.
L’allenamento, per Gattuso, è un elemento chiave per preparare al meglio l’appuntamento.
“Lavoriamo con la stessa intensità che troveremo in partita,” ha spiegato, richiamando la necessità di replicare in seduta le condizioni reali di gioco.
Questo approccio, volto a imprimere nei giocatori un’automatismo reattivo e un’elevata soglia di resistenza, è parte integrante della sua filosofia di allenamento.
Un’ulteriore riflessione tattica ha riguardato la coppia di attaccanti.
Inizialmente scettico sulla loro capacità di sostenere un ruolo di peso, il Ct ha espresso grande soddisfazione per l’impegno profuso, non solo in termini di realizzazione di gol, ma anche per il contributo in termini di “volume” e di capacità di creare spazi per i compagni.
La scelta, ovviamente, è stata influenzata anche dalla necessità di recuperare terreno in classifica, in particolare rispetto alla Norvegia.
Il futuro, per ora, è stato messo in stand-by.
“Non abbiamo mai parlato di playoff,” ha dichiarato Gattuso, sottolineando la priorità assoluta data all’impegno immediato.
Un approccio condiviso anche dal presidente Gravina, notoriamente scaramantico, che avrebbe prontamente interrotto qualsiasi discussione prematura.
La flessibilità tattica rimane un punto chiave della strategia di Gattuso.
“La disposizione difensiva dipende dall’avversario e dalle sue caratteristiche,” ha precisato, dimostrando una volontà di adattamento e una capacità di mettere da parte le proprie preferenze personali a favore del bene della squadra.
La mancanza di velocisti in difesa da parte di Israele apre a diverse opzioni per l’affiancamento a Retegui.
L’entusiasmo dei tifosi si traduce in un dato significativo: 9.200 biglietti venduti per uno stadio Friuli ridotto a 16.000 posti, con un centinaio di sostenitori israeliani attesi a Udine.
Un segnale di grande supporto che rappresenta un’ulteriore stimolo per la nazionale italiana.
La partita si preannuncia intensa, combattuta, e decisiva per il futuro del percorso azzurro.








