Lignano Sabbiadoro, gioiello turistico del Friuli Venezia Giulia, si trova a fronteggiare una crisi che rischia di intaccare profondamente la sua reputazione e la tenuta economica delle attività locali.
Una serie di interruzioni di corrente, avvenute durante le serate di Ferragosto, ha generato un clima di forte preoccupazione e scontento tra operatori del settore turistico, dall’ospitalità alla ristorazione, passando per il commercio.
La situazione, descritta come un “blackout” che paralizza l’operatività delle imprese, ha causato disagi di varia natura, estendendosi ben oltre la semplice impossibilità di preparare un caffè o incassare con il POS.
Le conseguenze si sono manifestate in difficoltà operative, con ascensori bloccati che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, e interruzioni delle reti telefoniche e dei sistemi di pagamento elettronico.
L’emergenza ha messo a dura prova la sicurezza sia dei lavoratori che dei turisti, evidenziando una vulnerabilità strutturale che rischia di compromettere la percezione di affidabilità della destinazione.
La protesta, condivisa da Confcommercio, Federalberghi e Confcommercio Lignano, con la firma dei presidenti Enrico Guerin, Alessandro Tollon e Loris Salatin, non è un episodio isolato.
Già l’anno precedente, la stessa associazione aveva sollevato la questione con E-distribuzione, ottenendo impegni di miglioramento che, a quanto pare, non sono stati mantenuti.
Anzi, la situazione è peggiorata, acuendo la sensazione di abbandono e di mancanza di investimenti strategici nelle infrastrutture energetiche.
La replica della sindaca di Lignano, Laura Giorgi, pur comprensibile nel suo tentativo di minimizzare l’impatto, non può ignorare la gravità degli eventi.
Pur riconoscendo l’eccezionalità del flusso turistico e l’inevitabile incremento dei consumi energetici, la sindaca si scontra con la constatazione che gli interventi di ammodernamento promessi da E-distribuzione non hanno prodotto i risultati sperati.
Il blackout del Ferragosto 2021, a distanza di anni, sembra ripetersi, alimentando un circolo vizioso di promesse non mantenute e soluzioni temporanee.
La sindaca sottolinea, giustamente, come tali disservizi rappresentino una seria minaccia per la sicurezza pubblica, per l’economia locale e per l’immagine turistica di Lignano.
La fiducia dei visitatori, elemento cruciale per la sostenibilità del settore, rischia di essere erosa da una percezione di inaffidabilità e di scarsa attenzione alle esigenze del territorio.
Al di là delle responsabilità specifiche e delle dinamiche amministrative, l’episodio solleva una questione più ampia: la necessità di un piano strategico a lungo termine per garantire un approvvigionamento energetico stabile e resiliente, capace di sostenere la crescita turistica di Lignano Sabbiadoro e di proteggere la sua identità come destinazione di eccellenza.
È urgente un cambio di passo, che vada oltre le dichiarazioni di intenti e che si traduca in investimenti concreti e in una maggiore collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, per evitare che il “buio” di Ferragosto diventi un’ombra costante sul futuro di Lignano.