La manovra finanziaria 2026 della Regione Friuli Venezia Giulia, approvata in nottata con un bilancio storico di 6,5 miliardi di euro, rappresenta un atto di indirizzo strategico per il triennio, delineando priorità di investimento e interventi mirati a rispondere alle sfide demografiche, sanitarie e sociali del territorio.
L’approvazione, giunta a conclusione di un intenso lavoro parlamentare coordinato dal Presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin e con un voto favorevole di 28 consiglieri, evidenzia una convergenza politica orientata alla tutela del welfare regionale.
Il cuore della manovra, come consuetudine, è rappresentato dall’impegno verso il comparto socio-sanitario, che assorbe una quota preponderante, pari a 3,72 miliardi di euro, ovvero il 57% del bilancio complessivo.
Questa cifra riflette l’importanza cruciale del sistema sanitario regionale, chiamato a rispondere alle crescenti esigenze di una popolazione che invecchia e a garantire l’accesso a servizi di qualità.
Il Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha enfatizzato come questa manovra sia un investimento nel futuro, volto a sostenere le famiglie, promuovere lo sviluppo e affrontare le conseguenze di eventi calamitosi.
Un elemento distintivo è l’incremento degli stanziamenti per le aree colpite dall’alluvione, con un ulteriore contributo di 30 milioni di euro che si aggiunge ai 5 già previsti, a testimonianza dell’impegno concreto della Regione verso la resilienza territoriale.
Tuttavia, la manovra si distingue particolarmente per le misure a sostegno della natalità e della famiglia, un intervento strutturale da 139 milioni di euro destinato a invertire la tendenza al calo demografico che affligge il Friuli Venezia Giulia.
Il fulcro di questa politica è un contributo economico diretto alle famiglie con figli: 250 euro mensili per il primo anno di vita del bambino, cifra raddoppiata a 500 euro per le madri con meno di trent’anni.
Questo sostegno economico mira a ridurre l’onere finanziario legato alla genitorialità, incentivando la formazione di nuove famiglie e facilitando la conciliazione tra lavoro e cura dei figli.
In aggiunta, la Regione introduce un’agevolazione significativa per l’accesso alla proprietà immobiliare, con un contributo fino a 40.000 euro per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani famiglie.
Questa misura si pone l’obiettivo di favorire l’autonomia abitativa e di contrastare la dispersione dei giovani talenti fuori regione, offrendo loro una prospettiva di stabilità e crescita sul territorio.
L’approvazione di questa manovra finanziaria non è semplicemente un atto contabile, ma un segnale forte di intenti, un impegno a costruire un futuro più prospero, equo e sostenibile per il Friuli Venezia Giulia, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione e alle giovani generazioni.
Si tratta di una risposta strategica alle sfide del presente, orientata a garantire un benessere diffuso e a promuovere lo sviluppo sociale ed economico della regione.






