Il Mediterraneo, crocevia storico di civiltà e attore strategico in evoluzione, si proietta verso un futuro segnato da inedite dinamiche geopolitiche e sfide globali. L’edizione 2025 di GeoAdriatico, in programma a Trieste dal 12 al 15 giugno, si configura come un osservatorio privilegiato per decifrare questi mutamenti e individuare percorsi di cooperazione sostenibile.L’evento, promosso dalla Vitale Onlus in collaborazione con l’Università di Trieste, si pone l’ambizioso obiettivo di connettere ricerca scientifica, diplomazia e iniziativa imprenditoriale, stimolando un dialogo interdisciplinare essenziale per navigare le complessità del XXI secolo. Il focus non è relegato a un semplice scambio di informazioni, ma mira a generare un impatto tangibile, orientando i processi globali verso obiettivi di pace, prosperità e resilienza.Una delle linee guida principali dell’edizione 2025 è l’analisi del nuovo ordine economico in via di formazione. Il corridoio commerciale India-Medioriente-Europa, rinato sotto il nome di “nuova via del cotone”, testimonia la ridefinizione dei flussi commerciali e la crescente importanza dell’Asia nel panorama globale. Parallelamente, l’attenzione si rivolge ai Balcani occidentali, area strategica per la stabilità europea e lo sviluppo di infrastrutture vitali, nonché l’impatto rivoluzionario dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie spaziali, ambiti in cui l’Adriatico può aspirare a un ruolo propulsivo.Il programma include un approfondimento sul G20, non più inteso come mero forum economico, ma come piattaforma essenziale per la cooperazione su temi cruciali come trasporti, sviluppo di porti intelligenti e gestione sostenibile delle risorse marine. L’analisi delle politiche commerciali, compresi i dazi e le guerre commerciali, sarà affiancata da un’indagine puntuale sulle sfide ambientali che incombono sul Mediterraneo, un ecosistema fragile e cruciale per la biodiversità globale.In un mondo lacerato da conflitti – con oltre novanta Paesi coinvolti in ben 56 guerre, come evidenziato dal Rettore Roberto Di Lenarda – il ruolo delle relazioni internazionali assume un’importanza capitale. La diplomazia, il dialogo interculturale e la prevenzione dei conflitti non sono più optional, ma imperativi categorici per la sopravvivenza stessa della civiltà umana. In linea con questa visione, Roberto Vitale, presidente di GeoAdriatico e della Vitale Onlus, auspica che Trieste possa evolvere in un vero e proprio “laboratorio di dialogo multireligioso”, un luogo in cui coltivare la comprensione reciproca e costruire ponti tra culture diverse.L’apertura del convegno, prevista per il 12 giugno presso la MIB Trieste School of Management, vedrà gli interventi di Maria Tripodi, Sottosegretario agli Affari Esteri, e di Dario Giacomin, Rappresentante Militare della NATO e dell’Unione Europea, testimoniando l’importanza strategica dell’iniziativa a livello nazionale e internazionale. Con oltre settanta partecipanti provenienti da venti nazioni, GeoAdriatico 2025 si preannuncia un evento di grande respiro, capace di contribuire significativamente alla costruzione di un futuro più pacifico e sostenibile per il Mediterraneo e per il mondo.
Mediterraneo: GeoAdriatico 2025, un osservatorio sul futuro.
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