L’apparizione inaspettata di una popolazione di meduse Chrysora nel Golfo di Trieste sta suscitando un misto di apprensione e interesse scientifico. Si tratta di esemplari caratterizzati da dimensioni ridotte, ma da un’incredibile estensione dei loro braccia orali – strutture specializzate nella cattura del cibo, e non tentacoli, come comunemente si pensa – alcune delle quali hanno raggiunto una lunghezza di oltre un metro. La presenza di questi organismi, segnalata sia da bagnanti che da operatori del litorale, costituisce un evento anomalo, in quanto mai si era osservata una concentrazione di Chrysora con queste peculiarità nel golfo.Valentina Tirelli, esperta di zooplancton e meduse presso l’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste), conferma che si tratta verosimilmente della Chrysora, una specie non del tutto nuova al golfo, ma che in questa occasione manifesta caratteristiche divergenti. L’eccezionalità risiede nella disparità dimensionale tra la taglia complessiva dell’esemplare e la lunghezza straordinaria delle sue braccia orali, un aspetto che desta particolare attenzione nella comunità scientifica.La comparsa di questi organismi solleva interrogativi importanti riguardo alle dinamiche ecologiche del golfo. Fattori come l’aumento della temperatura delle acque, i cambiamenti nella salinità, l’alterazione delle correnti marine, o la disponibilità alterata di nutrienti potrebbero aver favorito la proliferazione e la modifica evolutiva di questa popolazione di Chrysora. È possibile che questi eventi, interagendo tra loro, abbiano creato condizioni favorevoli all’emergere di una variante con queste caratteristiche morfologiche.L’azione di questi organismi, sebbene non siano ancora state pienamente comprese le loro proprietà urticanti, impone un comportamento prudente. La raccomandazione è di evitare il contatto fisico, data la probabilità di punture. L’OGS, attraverso la sua app “AvvistApp”, invita attivamente i cittadini a segnalare ogni avvistamento, fornendo dati preziosi per la ricerca in corso. Queste segnalazioni contribuiranno a mappare la distribuzione delle meduse, a monitorare la frequenza degli avvistamenti e a raccogliere informazioni sulle dimensioni e le condizioni degli esemplari, elementi cruciali per delineare un quadro più completo e per comprendere meglio l’impatto di questi organismi sull’ecosistema del golfo e sulla sicurezza dei bagnanti. L’obiettivo è quello di integrare la conoscenza derivante dagli avvistamenti con i dati raccolti tramite campionamenti e analisi in laboratorio, per determinare le caratteristiche biologiche, genetiche e tossicologiche di questa nuova popolazione di Chrysora.
Meduse giganti nel Golfo di Trieste: Apprensione e mistero
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