mercoledì 27 Agosto 2025
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Monfalcone, Centro Islamico: Respinta la Sospensione, Via Duca d’Aosta al Comune

La vicenda legata all’immobile di via Duca d’Aosta a Monfalcone, cuore di una disputa complessa tra il Comune e il Centro islamico Darus Saalam, ha visto una nuova tappa cruciale.
Il Consiglio di Stato, in mattinata, ha esaminato la richiesta di sospensione dell’esecuzione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che aveva autorizzato l’acquisizione dell’edificio da parte dell’amministrazione comunale.

L’istanza, presentata dal Centro islamico, è stata respinta con ordinanza depositata nel pomeriggio, confermando l’esecutorietà della precedente decisione del TAR e negando così la sospensiva richiesta.

Questa decisione, comunicata dall’europarlamentare e consigliera comunale Anna Maria Cisint, delegata alla sicurezza e alla lotta alla radicalizzazione, rappresenta un punto fermo nella politica amministrativa di Monfalcone.
L’acquisizione dell’immobile, come precedentemente spiegato dalla stessa Cisint, è stata disposta in risposta a reiterate violazioni delle ordinanze del Consiglio di Stato, che avevano vietato l’utilizzo del luogo come sede di culto.
Il TAR del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Carlo Modica de Mohac di Grisì, aveva già respinto, in precedenza, un’istanza cautelare presentata dal Centro islamico, anticipando il presente esito.

L’amministrazione comunale, guidata dall’impegno di Cisint e supportata dagli uffici comunali e dall’avvocato Billiani, manifesta grande soddisfazione per il risultato ottenuto.

La decisione del Consiglio di Stato, pur non costituendo una sentenza definitiva in merito al merito della questione, assume un valore significativo.

La stessa udienza, programmata per il 9 dicembre, è stata preceduta da una valutazione preliminare che ha evidenziato come le argomentazioni avanzate dal Centro islamico “appaiano, a un primo esame, di dubbia fondatezza”.

Questa vicenda trascende la mera questione immobiliare, toccando temi di rilevanza più ampia relativi alla legalità, al rispetto delle ordinanze giudiziarie, e alla gestione del pluralismo religioso in ambito urbano.
La decisione del Consiglio di Stato sottolinea l’importanza di garantire la certezza del diritto e l’esecuzione delle sentenze, proteggendo al contempo la sicurezza e l’ordine pubblico.

L’amministrazione comunale si impegna a proseguire con determinazione nel perseguimento di politiche di sicurezza e convivenza civile, nel pieno rispetto dei principi costituzionali.
Il dibattito che si svilupperà nel merito, in data 9 dicembre, promette di essere particolarmente significativo e richiederà un’analisi approfondita delle questioni legali e sociali coinvolte.

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