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sabato 15 Novembre 2025

Muggesano, lutto per Giovanni: comunità in lacrime e indagini in corso.

Un’onda di dolore e sgomento pervade la comunità di Muggesano, investita da una tragedia inaudita: la perdita del piccolo Giovanni.

Un messaggio, semplice e lacerante, lasciato ai margini della sua abitazione – “Resterai per sempre nei nostri cuori” – è solo una delle innumerevoli testimonianze di affetto e disperazione che si accalcano davanti alla casa e alla scuola slovena frequentata dal bambino, un mosaico di fiori, giocattoli e parole spezzate che raccontano un lutto collettivo.

Il padre, sopraffatto da un dolore incommensurabile, ha declinato ogni contatto con i media, preferendo ritirarsi nel silenzio intimo del suo dolore, un gesto comprensibile in un momento di così profonda angoscia.

La comunità attende con raccoglimento la veglia funebre in Duomo, un momento di preghiera e di condivisione del dolore.
Don Andrea Destradi ha scelto di rinunciare alle fiaccolate, optando per una celebrazione sobria, un invito alla riflessione e all’empatia.
Le porte della Chiesa, spalancate, rappresentano un gesto di apertura e accoglienza verso l’intera comunità, un abbraccio spirituale in un’ora buia.

Nel frattempo, il Giudice per le Indagini Preliminari, Francesco Antoni, ha convalidato il fermo di Olena Stasiuk, la donna accusata di omicidio volontario aggravato.

La custodia cautelare in carcere è stata disposta al termine della degenza ospedaliera.
Un’ulteriore decisione del giudice è stata quella di disporre una perizia psichiatrica, cruciale per valutare l’idoneità della donna a scontare la pena detentiva e per comprendere la complessità del quadro clinico che potrebbe aver contribuito a questo atto terribile.
Il Pubblico Ministero Alessandro Perogio, a breve, disporrà l’autopsia sul corpo del piccolo Giovanni, tappa imprescindibile per accertare le cause del decesso e fornire elementi certi per le indagini.
Solo successivamente sarà possibile rilasciare il nulla osta per l’organizzazione del funerale.
La Procura della Repubblica di Trieste, guidata dalla Procuratrice Patrizia Castaldini, ha espresso il proprio impegno nella ricostruzione dettagliata della dinamica dell’omicidio, nell’analisi delle motivazioni che hanno innescato questo tragico evento e nella ricostruzione del contesto che lo ha generato.

La Procuratrice ha sottolineato il profondo impatto che questa tragedia ha avuto sull’intera comunità e sul personale della giustizia, evidenziando la necessità di un’indagine accurata e trasparente per fare luce su questa vicenda e garantire che la giustizia sia fatta.

Si tratta di un evento che non solo ha spezzato una giovane vita, ma ha anche lasciato una cicatrice indelebile nel tessuto sociale, interrogando profondamente i valori di sicurezza e fiducia che sottendono la vita comunitaria.

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