Il disegno di legge, con un investimento complessivo di 91,5 milioni di euro, delinea un ambizioso piano per il potenziamento delle politiche sanitarie e sociali regionali, configurandosi come una risposta strategica alle esigenze emergenti e un segnale di continuità nell’impegno a favore della comunità.
La ripartizione delle risorse, con una componente di gestione corrente di 12,5 milioni e una quota preponderante di 79 milioni destinata agli investimenti, riflette la volontà di non solo affrontare le necessità immediate, ma anche di gettare le basi per un futuro più resiliente e innovativo.
Un elemento distintivo del piano è l’anticipazione di 50 milioni di euro agli Enti del Servizio Sanitario Regionale, una mossa significativa che, anticipando i fondi previsti per il 2026, mira a garantire una programmazione più efficace e a superare le criticità che hanno spesso ostacolato il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Questa misura si inserisce in un quadro più ampio, volto a eliminare la necessità di interventi di “soccorso” sul fondo sanitario, un obiettivo che, per la prima volta, sembra realisticamente raggiungibile al termine del 2025.
L’innovazione tecnologica e la ricerca clinica assumono un ruolo centrale, con un investimento specifico di 1 milione di euro destinato al prestigioso Centro di Ricerca Oncologica di Aviano (CRO).
Questo progetto si concentra sul mesotelioma pleurico, una patologia legata all’esposizione all’amianto, e si propone di sviluppare soluzioni innovative per la diagnosi precoce e il trattamento, posizionando la Regione come leader nazionale e internazionale nella gestione del rischio amianto.
Parallelamente, un finanziamento di 300.000 euro è dedicato al Digital Hub, sottolineando l’importanza della trasformazione digitale nel settore sanitario e sociale.
Il disegno di legge non trascura le aree più vulnerabili della popolazione.
Viene garantito il rifinanziamento di progetti universitari dedicati alla disabilità (250.000 euro), mentre un contributo di 330.000 euro è destinato a sostenere i centri per anziani e le case di riposo.
L’attenzione si estende anche al benessere animale, con un innalzamento delle soglie ISEE per l’accesso ai contributi spese veterinarie e un finanziamento di 300.000 euro per le associazioni del Terzo settore impegnate nella cura di felini, inclusa la distribuzione di alimenti per le colonie feline censite dai Comuni.
Questo gesto simbolico riflette un impegno a tutelare non solo la salute umana, ma anche il benessere degli animali, come parte integrante di una società equa e sostenibile.
La continuità di queste iniziative sarà sostenuta anche attraverso l’impegno a proseguire nel 2026 con misure a sostegno del personale sanitario pubblico, in linea con l’accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale che ha reso possibile l’avvio delle Case di Comunità.






