Ogni anno, il 14 giugno, il mondo celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, un’occasione promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare e promuovere l’atto di donazione, pilastro fondamentale per il funzionamento dei sistemi sanitari a livello globale. In questo contesto, l’Associazione Donatori di Sangue della Polizia di Stato del Friuli Venezia Giulia si conferma protagonista, rafforzando il proprio impegno attraverso iniziative concrete e collaborazioni strategiche, in linea con la convenzione stipulata con l’Agenzia Regionale di Coordinamento per la Salute.L’impegno della Polizia di Stato non si limita a una celebrazione annuale, ma si traduce in un percorso continuo di sensibilizzazione e mobilitazione. Un esempio tangibile è rappresentato dalla “Maratona del Donatore”, un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di oltre cento neo-agenti della Scuola Allievi di Trieste, che hanno volontariamente partecipato alle donazioni di sangue e plasma presso il centro trasfusionale dell’ospedale Maggiore. Questa sinergia, resa possibile dalla proficua collaborazione con l’azienda ospedaliera, ha permesso, negli ultimi due anni, di raccogliere un contributo significativo, con circa 250 allievi poliziotti che hanno offerto il proprio sangue per salvare vite.La recente settimana ha visto un ulteriore impulso a questa nobile causa, con un gruppo di quaranta persone, composto da poliziotti della Questura di Trieste e cittadini attivamente iscritti all’associazione donatori della Polizia, che si sono recati presso l’ospedale Maggiore per contribuire al mantenimento delle scorte di sangue. Il Presidente regionale dell’associazione, Leonardo Boido, esprime un profondo senso di appagamento, sottolineando come il gesto di donazione rappresenti un atto di profonda umanità e di responsabilità civica. La Polizia di Stato, da sempre attenta ai bisogni della comunità, si fa promotrice di questa cultura della donazione, mettendo a disposizione risorse umane e competenze per sostenere il sistema sanitario. L’associazione non solo mira a garantire un costante afflusso di sangue per le necessità ospedaliere, ma anche a diffondere un messaggio di solidarietà e di empatia. L’atto di donare non è solo un gesto fisico, ma un’espressione di altruismo e di partecipazione attiva alla vita della comunità, un ponte che unisce persone diverse in un comune obiettivo: il benessere collettivo. La crescente adesione a questa pratica virtuosa riflette un’evoluzione culturale verso una maggiore consapevolezza del ruolo di ciascuno nel tessuto sociale, un invito a prendersi cura del prossimo e a contribuire a costruire un futuro più sano e sostenibile. L’obiettivo primario è dunque incoraggiare una partecipazione sempre più ampia, superando pregiudizi e paure, e trasformare la donazione di sangue in un atto consueto e condiviso da tutti i cittadini.
Polizia di Stato in campo: la donazione salva vite
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