Nell’ottica di una più efficiente gestione del territorio e in risposta alle direttive delineate dalla Legge Regionale 5/2016, un significativo gruppo di operatori del settore ambientale ha formalizzato un accordo strategico. NET Spa, AeT 2000 Spa, Isontina Ambiente Srl e CAFC Spa, aziende già consolidate nella fornitura di servizi essenziali, hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) con l’obiettivo ambizioso di esplorare e valutare la fattibilità di un’aggregazione progressiva. Questa operazione, guidata dal coordinamento tecnico-organizzativo di CAFC Spa, mira a creare una multiutility integrata, in grado di offrire un servizio idrico completo e una gestione ottimizzata dei rifiuti, elementi cruciali per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo locale.L’iniziativa si inserisce in un contesto regionale che spinge verso la razionalizzazione delle risorse e la riduzione della frammentazione dei servizi, mirando a superare le inefficienze derivanti dalla pluralità di operatori con ambiti di competenza limitati. L’aggregazione proposta non è concepita come una mera fusione, ma come un processo articolato, suddiviso in fasi e progettato per massimizzare le sinergie e minimizzare le interruzioni del servizio.Per comprendere appieno le potenzialità e le sfide di questa iniziativa, è fondamentale considerare l’ampiezza territoriale coperta dalle aziende coinvolte. NET Spa si occupa dell’igiene urbana in 57 comuni, estendendo la sua presenza sia nell’ex provincia di Udine che a Trieste. AeT 2000, con un’area di intervento ancora più vasta, gestisce lo stesso servizio per 78 comuni, sempre distribuite tra l’ex provincia di Udine e Trieste. Isontina Ambiente opera in 28 comuni dell’ex provincia di Gorizia e in tre di Trieste, mentre CAFC Spa si distingue per la gestione unica del Servizio Idrico Integrato in ben 134 comuni dell’ex provincia di Udine, evidenziando una portata significativa.Il Piano di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), che le aziende si impegnano a redigere congiuntamente, sarà il documento chiave per valutare la sostenibilità dell’operazione, analizzando aspetti cruciali come l’impatto sui costi operativi, l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, la capacità di rispondere alle crescenti esigenze di una popolazione sempre più attenta alle tematiche ambientali, e la possibilità di attrarre investimenti e sviluppare nuove tecnologie per una gestione più efficiente e rispettosa dell’ambiente. L’obiettivo finale è la creazione di un’entità capace di garantire servizi di alta qualità, promuovere l’innovazione e contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile del territorio.
Quattro aziende ambientali siglano un accordo strategico per una multiutility integrata.
Pubblicato il
