La Giunta Regionale Friuli Venezia Giulia ha avviato un processo di revisione del Regolamento che disciplina la ripartizione del fondo destinato all’abbattimento delle rette per i servizi educativi per la prima infanzia. La proposta, presentata dall’Assessore all’Istruzione e alla Famiglia, Alessia Rosolen, mira a superare le criticità esistenti, ottimizzando l’accesso ai benefici per le famiglie e alleggerendo il carico amministrativo per gli enti coinvolti.L’intervento si inserisce in un contesto demografico e socio-economico in rapida evoluzione, dove la necessità di garantire pari opportunità nell’accesso all’istruzione fin dalla prima infanzia si fa sempre più pressante. La Regione, consapevole del ruolo cruciale di questi servizi per lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini, e per il sostegno alle famiglie, intende rafforzare il proprio impegno.Le modifiche proposte non si limitano alla mera velocizzazione dei tempi di erogazione dei contributi, come precedentemente delineato. L’obiettivo è una riforma più profonda che tenga conto delle diverse fragilità sociali e delle difficoltà incontrate dalle famiglie. L’inclusione dei soggetti in stato di vedovanza tra coloro esenti dalla presentazione dell’ISEE rappresenta un passo significativo in questa direzione, riconoscendo la vulnerabilità specifica di queste realtà familiari. Questo ampliamento della platea dei beneficiari si aggiunge alla revisione dei criteri di valutazione, mirata a favorire l’accesso anche a famiglie con redditi medio-bassi che, pur rientrando formalmente nei limiti previsti, incontrano difficoltà nel sostenere le spese per i servizi educativi.La semplificazione delle procedure amministrative, fulcro della riforma, è concepita come un elemento chiave per massimizzare l’efficienza del sistema. Si prevede un passaggio a un modello più snello e digitalizzato, riducendo la burocrazia e minimizzando gli errori. Questo non solo accresce la trasparenza del processo, ma permette anche agli enti gestori di concentrare le proprie risorse sulla qualità dei servizi offerti, piuttosto che sull’onere amministrativo. L’innovazione digitale, con l’implementazione di piattaforme online per la presentazione delle domande e il monitoraggio dello stato di avanzamento, è vista come un motore fondamentale per raggiungere questi obiettivi.La delibera, in questa fase preliminare, sottolinea l’importanza di un approccio integrato, che coinvolga attivamente tutti gli stakeholder del sistema educativo: famiglie, enti gestori, Comuni e associazioni del terzo settore. La consultazione con il Consiglio delle Autonomie locali (CAL) è pertanto un passaggio cruciale per raccogliere suggerimenti e osservazioni, al fine di affinare ulteriormente la proposta e garantire che essa risponda in modo adeguato alle reali esigenze del territorio. La futura versione definitiva dovrà tenere conto di queste voci, puntando a un sistema di sostegno alle famiglie più equo, efficiente e accessibile, in linea con gli obiettivi di sviluppo sociale e di promozione dell’uguaglianza delle opportunità sanciti a livello regionale.
Riforma Abattimento Rette: Più Sostegno per le Famiglie FVG
Pubblicato il
