Il divario percepito tra scienza e arte, un abisso che si allarga da circa quattro secoli, potrebbe celare un’affinità più profonda, un terreno comune intriso di mistero e stimolato dalla ricerca incessante di comprensione. La sfida del futuro, forse, risiede nella creazione di un dialogo fecondo tra queste discipline apparentemente distanti, un’interazione che vada oltre la mera coesistenza e favorisca un’illuminazione reciproca. La prospettiva che un autore letterario possa possedere una solida comprensione delle equazioni che regolano il mondo quantistico può sembrare improbabile, ma la rigidità delle confini disciplinari rischia di impoverire la nostra capacità di percepire la complessità del reale. Come sottolineato durante il dibattito “Natura Facit Saltum” a Trieste, l’autore Enrico Terrinoni, professore di Letteratura inglese, ha invitato a superare queste limitazioni, promuovendo un approccio olistico al sapere.L’incontro, tenutosi al Teatro Miela, si è proposto di rendere accessibile al pubblico la meccanica quantistica, sfruttando il potere evocativo della musica e dell’arte come ponti verso concetti astratti. Terrinoni ha evidenziato l’importanza di riformare il modo in cui trasmettiamo conoscenza, evitando di imporre rigide categorizzazioni ai nostri figli. Invece di indirizzarli verso materie specifiche, dovremmo coltivare un senso di meraviglia di fronte al sapere universale, un patrimonio comune che alimenta la ricerca e lo sviluppo individuale. L’università, in questo senso, non è un mero dispensatore di nozioni specialistiche, ma un crogiolo di idee, un luogo dove le discipline si incontrano e si fecondano a vicenda.Giuseppe Mussardo, professore di Fisica Teorica alla Sissa, ha poi approfondito le intricate dinamiche della matematica quantistica, riconoscendo la persistenza di una barriera concettuale, ma rilevando anche un crescente interesse e familiarità da parte del pubblico. La complessità della materia è indubbia, ma il desiderio di comprendere i principi fondamentali che governano l’universo sembra essere in costante crescita.Stefano Fantoni, presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze, ha offerto una prospettiva ancora più ampia, affermando che la meccanica quantistica permea ogni aspetto della realtà. Una comprensione, anche solo superficiale, di questi principi non è più un lusso, ma una necessità, soprattutto in un anno come questo, che celebra il centenario di una rivoluzione scientifica che ha ridefinito la nostra visione del mondo. L’invito è a non temere l’astrazione, ma ad accoglierla come un invito all’esplorazione, a un viaggio alla scoperta delle leggi che regolano l’esistenza. La vera sfida non è solo comprendere la scienza, ma integrarla nella nostra comprensione del mondo e della nostra posizione al suo interno, aprendo nuove prospettive artistiche, filosofiche e, in definitiva, umane.
Scienza e Arte: Un Ponte tra Mistero e Comprensione
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