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mercoledì 12 Novembre 2025

Sicurezza a Trieste: Prevenzione, Repressione e Dialogo con i Giovani

La questione della sicurezza urbana, in particolare il fenomeno dei giovani e dell’uso improprio di oggetti taglienti, rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio articolato e multidimensionale.
La mia esperienza, maturata in contesti urbani di rilevanza nazionale come Milano, dove ho ricoperto il ruolo di Questore per oltre tre anni, mi offre una prospettiva concreta su come affrontare problematiche simili a quelle che emergono a Trieste.

Le recenti vicende, amplificate dalla risonanza mediatica, riportano l’attenzione su un nodo cruciale per la vivibilità e la percezione di sicurezza nella nostra comunità.

Il mio impegno, in qualità di Prefetto a Trieste, è quello di implementare strategie di prevenzione e repressione efficaci, capaci di intercettare e contrastare le dinamiche che alimentano questo fenomeno.

Non si tratta di soluzioni preconfezionate, ma di un’analisi approfondita del territorio, delle sue peculiarità e delle sue vulnerabilità.
La prevenzione passa attraverso il rafforzamento del dialogo con le scuole, le famiglie e le associazioni giovanili, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e di educazione alla legalità.

È fondamentale creare opportunità per i giovani, offrire loro percorsi alternativi e contrastare la marginalizzazione sociale, che spesso rappresenta il terreno fertile per comportamenti devianti.
La repressione, pur rimanendo uno strumento necessario, deve essere applicata con intelligenza e proporzionalità, evitando generalizzazioni e colpire indiscriminatamente.

La collaborazione sinergica tra le forze dell’ordine, la magistratura e i servizi sociali è imprescindibile per garantire un intervento tempestivo e mirato.

Riguardo al possibile ripristino delle cosiddette “zone rosse”, aree soggette a monitoraggio intensivo, non escludo questa opzione a priori.
Ogni strumento disponibile deve essere valutato attentamente, in funzione dell’evoluzione della situazione e delle specifiche esigenze del territorio.

La decisione finale sarà il risultato di un’attenta analisi costi-benefici, tenendo conto dell’impatto sulle comunità locali e dei potenziali effetti collaterali.

Le classifiche sulla criminalità che emergono periodicamente non sempre riflettono la reale percezione di sicurezza e la complessità delle dinamiche urbane.

La mia esperienza trentaquattro anni nel servizio pubblico mi insegna che l’impegno costante e la perseveranza sono gli ingredienti fondamentali per affrontare le sfide che si presentano.

La sicurezza non è un traguardo da raggiungere, ma un processo continuo che richiede la partecipazione attiva di tutti.
Invito la comunità triestina a unirsi al mio impegno, consapevoli che solo attraverso la collaborazione e la fiducia reciproca potremo costruire una città più sicura e vivibile per tutti.
Il merito di Trieste, la sua bellezza e il suo potenziale, impongono il massimo sforzo e la massima attenzione da parte di tutti noi.

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