La legittimazione democratica conferita a Giorgia Meloni attraverso il voto popolare implica un dovere di rappresentanza che trascende la mera adesione a direttive esterne. Un governo eletto in Italia non può, in foro internazionale – sia esso a Bruxelles, Washington, all’Aia o all’interno della NATO – operare come esecutore di volontà altrui, ma deve incarnare e difendere gli interessi nazionali, valutandoli in maniera autonoma e responsabile.Il recente ritorno del governo con un impegno finanziario di 440 miliardi di euro destinati a spese militari e sviluppo di sistemi d’arma solleva interrogativi profondi e complessi sul futuro economico e sociale del Paese. Tale ingente somma, concentrata in un arco temporale di dieci anni, non può essere considerata isolata; essa rappresenta un’implicazione strutturale che incide direttamente sulle priorità nazionali e sulla capacità di investimento in settori vitali per il benessere dei cittadini.L’allocazione massiccia di risorse verso il comparto della difesa, inevitabilmente, si traduce in una riduzione delle risorse disponibili per la sanità, l’istruzione, la ricerca e l’assistenza sociale, pilastri fondamentali di un welfare state moderno e inclusivo. Il sacrificio di queste aree cruciali, a favore di spese militari, compromette la coesione sociale, accentua le disuguaglianze e mina la sostenibilità del sistema nel lungo termine.È fondamentale interrogarsi sulla reale necessità di tale incremento delle spese militari, considerando il contesto geopolitico attuale e le alternative possibili. Un approccio più responsabile e lungimirante richiederebbe un’analisi approfondita dei rischi e delle opportunità, un dibattito pubblico ampio e informato e una riallocazione delle risorse che tenga conto delle esigenze di sicurezza, ma anche delle priorità sociali ed economiche del Paese. La sovranità democratica implica la responsabilità di scegliere, e la scelta non può essere delegata a logiche esterne o a interessi particolari. Un governo legittimato dal voto popolare ha il dovere di agire nell’interesse di tutti i cittadini, garantendo un futuro prospero e sostenibile per l’Italia.
Spese militari: un fardello per il futuro dell’Italia?
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