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sabato 25 Ottobre 2025

Tortura in Europa: urgente contrasto, sfida morale e cooperazione.

La lotta contro la tortura e le sue manifestazioni, dalle intimidazioni ai trattamenti degradanti, rappresenta una sfida complessa e urgente per l’Europa, un imperativo morale e un obbligo sancito dal diritto internazionale.

Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (CPT), organo del Consiglio d’Europa, sollecita da tempo un impegno concreto e condiviso da parte di ogni Stato membro, auspicando un approccio comunitario che trascenda le soluzioni nazionali frammentarie.
Questo messaggio è stato riaffermato a Trieste, durante il convegno internazionale “Osservazioni sulla tortura – Dialoghi sul contrasto e sull’accertamento di un reato universale”, un evento promosso dall’Università locale e sostenuto dal Consiglio d’Europa.

L’iniziativa, frutto di una sinergia tra i Dipartimenti di Scienze Giuridiche e di Scienze Mediche dell’Università di Trieste, testimonia la necessità di un’analisi interdisciplinare su un tema che affonda le radici nella storia e nella filosofia del diritto, ma che si rivela di cruciale rilevanza nel panorama contemporaneo.

La tortura, intesa non solo come atto di violenza fisica, ma anche come abuso di potere, umiliazione sistematica e privazione di dignità, si manifesta in molteplici contesti, intrecciandosi con problematiche sociali, giuridiche e mediche.
L’apertura dei lavori, tenuta dal docente Stefano Ciampi, ha sottolineato come la questione della tortura sia intrinsecamente legata a temi attuali e spinosi: dalla gestione del sistema penitenziario, spesso caratterizzato da condizioni inaccettabili, alle procedure di accoglienza dei migranti, che possono rivelarsi terreno fertile per abusi e violazioni dei diritti umani.
La situazione dei centri di detenzione temporanea, come le stazioni di polizia, è un ulteriore motivo di preoccupazione, con segnalazioni di pratiche intrusive e potenzialmente lesive della dignità dei soggetti arrestati.

Il convegno ha voluto dunque affrontare la problematica in una prospettiva europea, riconoscendo la sua natura transfrontaliera e la necessità di un coordinamento tra gli Stati membri.

La lotta contro la tortura non può essere confinata a singole iniziative nazionali, ma richiede un approccio sistemico e condiviso, basato sulla cooperazione internazionale e sul rispetto dei principi fondamentali del diritto umano.
La sfida, complessa e articolata, impone un ripensamento profondo dei modelli di giustizia penale e di gestione dei flussi migratori, con l’obiettivo di garantire a ogni individuo la protezione e il rispetto dovuti, a prescindere dalla sua condizione o dal luogo in cui si trova.

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