La complessa riorganizzazione della viabilità in prossimità del valico di Fernetti, cruciale snodo transfrontaliero tra Italia e Slovenia, si appresta a decollare ufficialmente il primo settembre.
L’iniziativa, resa necessaria dall’impennata del traffico conseguente alla temporanea chiusura della H4 slovena, rappresenta un esempio concreto di cooperazione bilaterale e di gestione emergenziale di infrastrutture vitali.
La questione è stata al centro di un tavolo di lavoro congiunto, presieduto dal prefetto di Trieste, Giuseppe Petronzi, e animato dalla partecipazione di esponenti delle istituzioni italiane e slovene, rappresentanti delle forze dell’ordine, dirigenti di concessionarie autostradali e, significativamente, l’ambasciatore d’Italia in Slovenia, Giuseppe Cavagna.
L’aumento esponenziale del flusso veicolare, particolarmente accentuato nei giorni iniziali della settimana (lunedì, martedì e venerdì), ha messo a dura prova la capacità di risposta della rete stradale triestina.
Per mitigare questa criticità, la Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato risorse considerevoli per interventi mirati.
Il progetto prevede la realizzazione di una doppia carreggiata in ingresso al valico, un’operazione di segregazione funzionale volta a distinguere il traffico leggero da quello pesante e a ottimizzare le procedure di controllo alle frontiere.
Si tratta di interventi rapidi, programmati per una durata di circa due settimane, ma con un impatto strategico significativo.
La discussione si è estesa anche alla gestione del traffico secondario, riconoscendo che qualsiasi disagio presente su percorsi alternativi potrebbe innescare ulteriori complicazioni.
L’impegno assunto è quello di risolvere immediatamente tali criticità, garantendo la fluidità delle comunicazioni transfrontaliere e minimizzando l’impatto sui pendolari.
Le conseguenze dell’incremento di traffico a Fernetti si propagano a valle, influenzando direttamente la barriera Lisert, situata sull’autostrada A4.
In risposta, Autostrade Alto Adriatico ha implementato una modifica operativa: a partire dal 25 agosto, una delle corsie della barriera è stata riconvertita da pista mista a telepedaggio esclusivo per autoarticolati.
Questa soluzione, apparentemente semplice, si è rivelata efficace nel ridurre i tempi di attesa e migliorare la scorrevolezza del traffico nel tratto autostradale compreso tra Duino e Lisert, dimostrando come un intervento mirato possa apportare benefici tangibili.
L’episodio sottolinea l’importanza di un approccio dinamico e adattabile nella gestione delle infrastrutture di trasporto, soprattutto in contesti transfrontalieri caratterizzati da flussi veicolari intensi e variabili.
La collaborazione tra le autorità italiane e slovene si configura quindi non solo come una risposta d’emergenza, ma come un modello di governance condivisa per affrontare le sfide della mobilità nel XXI secolo.