La tragica scomparsa di Patrizia Pontani, 66 anni, e del marito Maurizio Chisciotti, 73, a Forni di Sopra, in provincia di Udine, ha portato alla luce una drammatica vicenda legata alla sicurezza degli impianti di riscaldamento domestico.
L’incidente, avvenuto tra il 25 e il 26 dicembre 2024, ha rivelato una serie di negligenze che hanno causato la dispersione di monossido di carbonio, un gas inodore e incolore, con conseguenze fatali.
La figlia Laura, unica superstite grazie a un tempestivo messaggio inviato al fidanzato che ha prontamente allertato i soccorsi, ha evitato la stessa sorte.
La sua prontezza e la reazione immediata dei servizi di emergenza hanno impedito che la tragedia si estendesse a un numero ancora maggiore di persone.
L’indagine, condotta dalla Procura di Udine, si è concentrata sulle cause che hanno portato alla dispersione del gas, aprendo un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose e iscrivendo nel registro degli indagati cinque persone.
L’udienza di ieri, alla presenza del giudice per le indagini preliminari Mariarosa Persico e del pubblico ministero Andrea Gondolo, ha visto la testimonianza di nove periti che hanno fornito un quadro dettagliato delle responsabilità.
L’analisi tecnica ha evidenziato una falla critica: il tubo di scarico dei fumi della caldaia non era stato installato correttamente, con conseguente distacco e rilascio di monossido di carbonio nell’abitazione.
Un dettaglio apparentemente minore, come il mancato ancoraggio della tubazione di collegamento tra la caldaia e la canna fumaria alla parete, si è rivelato determinante nella catena di eventi che ha portato alla morte di Patrizia e Maurizio.
La vicenda sottolinea l’importanza cruciale della corretta installazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento, un tema spesso trascurato con conseguenze potenzialmente devastanti.
Oltre alle immediate implicazioni legali e penali, questo tragico evento solleva interrogativi più ampi sulla sicurezza degli impianti domestici, sulla necessità di controlli periodici e sulla consapevolezza dei rischi connessi alla presenza di monossido di carbonio.
La tragedia di Forni di Sopra rappresenta un monito per tutti: la sicurezza non è un optional, ma un dovere nei confronti di sé stessi e dei propri cari.
La perdita di Patrizia e Maurizio Chisciotti, una coppia legata da un profondo affetto, lascia un vuoto incolmabile e ricorda la fragilità della vita di fronte a una negligenza che poteva essere evitata.
La vicenda apre un dibattito urgente sulla necessità di rafforzare le normative e promuovere una maggiore cultura della sicurezza, al fine di prevenire simili tragedie in futuro.








