Nel cuore della notte, lungo il nastro d’acciaio dell’autostrada A34, tra Gorizia e Farra d’Isonzo, una tragedia ha segnato il paesaggio con la sua brutalità.
Un impatto frontale tra due veicoli, avvenuto alle prime luci dell’alba, ha spezzato una vita e lasciato ferite profonde in altre quattro persone, trasformando un viaggio di routine in un incubo indimenticabile.
La scomparsa di una donna di 32 anni, consumata dalle fiamme in un inferno di metallo e fuoco, rappresenta la perdita più devastante di questa vicenda.
Il suo drammatico destino è intrecciato a quello della figlia, una bambina di otto anni, estratta a stento dalle lamiere contorte e ora lottando per la sopravvivenza con ferite gravissime.
L’origine serba della famiglia, testimonianza di un mondo in movimento e di percorsi che si incrociano, aggiunge un velo di commozione a questa narrazione di dolore.
L’incidente, che ha visto uno dei veicoli avvolto dalle fiamme, ha scatenato una frenetica corsa contro il tempo.
L’intervento tempestivo della Centrale Operativa Sores FVG, con l’impiego dell’elisoccorso notturno, dell’automedica e di due ambulanze, ha rappresentato un disperato tentativo di arginare la perdita e di salvare vite.
I vigili del fuoco, con la loro abilità e professionalità, hanno lavorato instancabilmente per domare le fiamme e liberare i passeggeri intrappolati.
Il marito della donna scomparsa, padre della bambina ferita, versa in condizioni critiche, afflitto da un trauma toracico che lo tiene in osservazione sotto codice giallo.
Gli altri due feriti, la cui identità non è stata ancora resa nota, riportano politraumi significativi al bacino e agli arti inferiori, e sono stati trasportati negli ospedali di Udine e Gorizia per ricevere cure specialistiche.
La Polizia Stradale ha avviato indagini approfondite per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
L’analisi dei dati contenuti nelle scatole nere dei veicoli, l’esame delle condizioni del manto stradale e la testimonianza di eventuali testimoni saranno cruciali per determinare le responsabilità e prevenire il ripetersi di simili tragedie.
Questa vicenda, oltre al dolore e alla sofferenza che ha portato con sé, solleva interrogativi importanti sulla sicurezza stradale, sulla necessità di intensificare i controlli e sulla fragilità della vita umana, un bene prezioso che può essere spezzato in un istante, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile e ricordi dolorosi.