La tragedia si è consumata sulle sponde del Lago del Predil, un gioiello alpino incastonato tra le vette friulane, dove la serenità di un pomeriggio estivo è stata squarciata da un evento drammatico.
Due cittadine austriache, rispettivamente di 68 e 63 anni, hanno perso il controllo del percorso, precipitando per un tratto considerevole, stimato in circa 60 metri, lungo la sponda meridionale del lago.
L’allarme è giunto al Nue112 poco prima delle ore 18:00, innescando una complessa operazione di soccorso che ha visto mobilitare una vasta gamma di risorse specializzate.
La Sores (Stazione Operativa Regionale Emergenza), il Soccorso Alpino e Speleologico, la Guardia di Finanza, un’ambulanza convenzionata, l’elicottero di soccorso regionale e i vigili del fuoco si sono prontamente attivati, dimostrando un’efficienza e una coordinazione esemplari in una situazione di elevata criticità.
La complessa operazione di ricerca si è rivelata particolarmente impegnativa, data l’impervietà del terreno e la difficoltà di accesso alla zona in cui le due donne erano cadute.
I soccorritori, organizzati in squadre, hanno scandagliato meticolosamente entrambe le sponde del lago, fino a individuare le vittime in un punto particolarmente esposto e caratterizzato da una pendenza accentuata, dove spesso escursionisti distratti o disattenti perdono il sentiero.
L’area, pur essendo frequentata, presenta zone a rischio dove la segnaletica può risultare insufficiente o fuorviante, e l’errore umano, in contesti ambientali complessi, può avere conseguenze devastanti.
La donna di 68 anni non ha potuto essere soccorsa in tempo e il medico presente sul posto ha dovuto constatarne il decesso.
La sua salma, dopo le formalità di rito e il nulla osta del magistrato, è attualmente in fase di recupero con l’ausilio di un canotto gomma dei vigili del fuoco, data l’inaccessibilità via terra.
La seconda donna, di 63 anni, ha riportato traumi multipli e, dopo essere stata immobilizzata su una barella, è stata trasportata in elicottero fino a un punto di sbarco più agevole, dove un’ambulanza l’ha trasferita all’ospedale di Tolmezzo per ulteriori cure.
Un elemento cruciale, emerso dalle prime indagini, riguarda l’abbigliamento delle vittime: entrambe indossavano calzature inadeguate, dotate di suole eccessivamente lisce, che hanno contribuito a compromettere l’aderenza al terreno, facilitando la perdita di equilibrio.
Questo dettaglio sottolinea l’importanza di una preparazione adeguata e di un abbigliamento appropriato quando si affrontano percorsi di montagna, anche quelli apparentemente semplici.
L’accaduto, oltre al dolore per la perdita di una vita, solleva interrogativi sulla manutenzione dei sentieri, la chiarezza della segnaletica e la necessità di sensibilizzare gli escursionisti sull’importanza di una corretta preparazione e di un abbigliamento idoneo, al fine di prevenire simili tragedie in futuro.