L’Università di Trieste inaugura il suo 102° anno accademico con una cerimonia solenne, segnata da un evento di portata storica: l’imminente assunzione della carica di Rettore da parte di Donata Vianelli, la prima donna a ricoprire tale ruolo.
La sua elezione, prevista per il 2025, proietta un’istituzione proiettata verso il futuro, guidata da una filosofia che fonde visione a lungo termine, strategia mirata e pragmatismo operativo, un approccio indispensabile per navigare le complesse incertezze del panorama globale contemporaneo.
L’identità dell’ateneo si fonda, e si rafforza, su un orgoglio profondo e condiviso, una forza motrice per l’eccellenza accademica e la crescita intellettuale.
La cerimonia ha visto quale ospite di rilievo l’Ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, chiamata a tenere la Lectio Magistralis dal titolo evocativo “Italia-Francia, Europa: diplomazia in azione”.
Un tema di cruciale importanza in un contesto europeo e internazionale caratterizzato da sfide geopolitiche e dalla necessità di rafforzare i ponti culturali e diplomatici.
L’Ambasciatrice D’Alessandro, nel suo intervento, ha dedicato particolare attenzione a Trieste, definendola un microcosmo di valori europei, una città intrinsecamente legata a una vocazione dialogica e a un’apertura verso il mondo.
Trieste, città di frontiera per antonomasia, si configura come un crocevia di popoli, culture e commerci, un luogo privilegiato di incontro e scambio tra le diverse anime che compongono l’Europa.
Ha esortato la comunità universitaria a perseguire un anno accademico ricco di successi, orientato verso un futuro di pace, libertà e opportunità condivise, sottolineando il ruolo dell’educazione come pilastro fondamentale per la costruzione di un’Europa più coesa e prospera.
La Rettore Vianelli ha delineato i principali assi strategici che guideranno l’azione dell’ateneo nei prossimi anni, concentrandosi su quattro pilastri fondamentali: l’internazionalizzazione, il rafforzamento del legame con il territorio, l’accelerazione del percorso di digitalizzazione e l’impegno concreto verso la sostenibilità ambientale e sociale.
Ha inoltre annunciato il proseguimento e l’ampliamento dei progetti di sviluppo infrastrutturale, con particolare attenzione alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e all’implementazione di nuove strutture per l’innovazione e la ricerca.
Un focus specifico sarà rivolto al potenziamento della ricerca scientifica, promuovendo collaborazioni internazionali e incentivando la formazione di nuove generazioni di ricercatori, e allo sviluppo di metodologie didattiche innovative, in grado di rispondere alle esigenze di un mondo in rapida trasformazione.
La didattica del futuro, ha sottolineato, deve essere flessibile, inclusiva e orientata allo sviluppo di competenze trasversali, essenziali per affrontare le sfide del mercato del lavoro e per contribuire attivamente alla crescita della società.
Il Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha ribadito il pieno sostegno istituzionale all’Università di Trieste, riconoscendone il ruolo cruciale per lo sviluppo economico e culturale della regione.
La collaborazione tra l’ateneo e la Regione sarà costante e proficua, con l’obiettivo di creare un ecosistema favorevole all’innovazione, alla ricerca e alla creazione di nuove opportunità per i giovani.
L’università, ha concluso, è un motore di progresso, un investimento strategico per il futuro del Friuli Venezia Giulia.






