venerdì 19 Settembre 2025
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Trieste

Truffa a Trieste: anziano vittima di un sofisticato schema criminale

Un sofisticato schema di truffa, orchestrato con meticolosa precisione, ha preso di mira un anziano residente a Trieste, culminando in un arresto in flagrante grazie alla tempestiva azione della Squadra Mobile locale, in stretta collaborazione con i colleghi di Udine.
La vicenda, che rivela una spietata manipolazione psicologica e un’audace pianificazione criminale, ha portato alla luce un modus operandi complesso e mirato a sfruttare la vulnerabilità delle vittime.
L’inganno si è sviluppato attraverso una telefonata ingannevole, un’abile simulazione di urgenza e gravità.

Il truffatore, con voce studiata per suscitare fiducia e paura, ha convinto l’anziano a credere che la sua autovettura fosse stata compromessa, impiegata da malviventi a seguito di una rapina a una gioielleria.
Questa accusa, abilmente formulata, mirava a instillare un senso di colpa e responsabilità nella vittima, predisponendola ad accettare la successiva richiesta.

Parallelamente alla telefonata, un complice, presentandosi come un perito nominato per valutare la corrispondenza tra i gioielli in possesso dell’anziano e quelli sottratti durante la presunta rapina, si è recato a casa della vittima.

La figura del perito, con la sua presunta autorità e competenza professionale, ha ulteriormente consolidato la manipolazione, spingendo l’anziano a consegnare una somma di 300 euro e diversi preziosi in oro, credendo di collaborare con le autorità.

La perizia, ovviamente, era una finzione, un elemento chiave nella messa in scena progettata per ottenere illecitamente denaro e gioielli.

Il presunto perito, ignaro della sorveglianza accurata della polizia, è stato prontamente individuato e arrestato in flagrante grazie al coordinamento strategico della Squadra Mobile.

L’intervento della polizia è stato reso possibile grazie ad un’informativa preventiva ricevuta dai colleghi di Udine, che avevano segnalato la presenza in città di un sospetto truffatore.

La Squadra Mobile ha subito avviato un’attività di appostamento, intercettando l’autovettura a noleggio utilizzata dal criminale e monitorandone gli spostamenti.

L’analisi dei movimenti del truffatore, in particolare la frequente presenza in una specifica palazzina del centro cittadino, ha allertato gli agenti, che hanno deciso di procedere ad un controllo immediato.
La successiva perquisizione del veicolo ha permesso di recuperare tutti gli oggetti sottratti all’anziano, confermando la natura fraudolenta dell’operazione.

Il magistrato Andrea La Ganga, della Procura di Trieste, ha coordinato le indagini, che hanno portato all’arresto dell’uomo, cittadino italiano.
Il detenuto è stato quindi tradotto presso il carcere di Trieste, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di un regolare processo che accerterà la sua responsabilità e determinerà la pena applicabile.

L’episodio sottolinea l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare sempre più sofisticate forme di criminalità predatoria, che prendono di mira i più vulnerabili.

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