Truffe Crypto: Sequestrati 30 Siti Web in Fvg

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Friuli Venezia Giulia, sotto la direzione del sostituto procuratore Chiara De Grassi, ha concluso un’operazione di contrasto alle truffe online che ha portato al sequestro di trenta siti web dedicati alla promozione di investimenti in criptovalute fraudolenti.

L’attività investigativa, condotta attraverso un’analisi forense digitale approfondita, ha svelato una rete strutturata volta a sfruttare la crescente popolarità delle valute digitali per estorcere ingenti somme di denaro a ignari cittadini.

L’indagine è stata innescata da una denuncia riguardante un uomo contattato tramite piattaforme di messaggistica istantanea, con un’identità abilmente mascherata.
La vittima, ingannata con la promessa di un impiego lavorativo da remoto, è stata inizialmente coinvolta in una serie di micro-attività remunerate – essenzialmente, la condivisione di “like” su video social – una tecnica comune per guadagnare la fiducia della potenziale vittima e renderla più incline a successive richieste finanziarie.

Questo approccio, tipico delle tecniche di manipolazione psicologica utilizzate dai truffatori, crea un senso di legittimità e familiarità, abbassando la guardia della vittima.
Successivamente, la vittima è stata indotta a investire in criptovalute, con la prospettiva di guadagni rapidi e consistenti.
Per legittimare la proposta, è stato fornito l’accesso a un portale web simulato, progettato per apparire un’affidabile fonte di informazioni sui mercati finanziari e suggerire investimenti apparentemente vantaggiosi.
In realtà, i fondi versati venivano direttamente indirizzati a wallet controllati dai truffatori.
L’analisi informatica ha rivelato che i trenta siti web sequestrati facevano parte di un’organizzazione criminale, caratterizzata da una struttura omogenea e dall’utilizzo esclusivo di domini “.it” per colpire specificamente il pubblico italiano.

Questo dettaglio suggerisce una sofisticata strategia volta a sfruttare la fiducia dei cittadini italiani verso realtà apparentemente locali e affidabili.
“L’incremento delle denunce relative a truffe online legate a falsi investimenti è un campanello d’allarme che richiede massima vigilanza,” avverte Michela Sambuchi, Dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e Comunicazioni Fvg.

La crescente complessità delle tecniche di truffa online, unita alla diffusione di informazioni fuorvianti, rende fondamentale un approccio critico e informato.
Il consiglio primario è quello di evitare proposte di guadagno facile e promesse di rendimenti elevatissimi, spesso indicatori di schemi fraudolenti.
È imperativo rivolgersi esclusivamente a intermediari finanziari autorizzati e verificare scrupolosamente la loro iscrizione alla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), garanzia dell’esistenza legale e della trasparenza dell’entità con cui si intende investire.

La prevenzione, basata sulla conoscenza e sulla prudenza, rappresenta la prima linea di difesa contro queste minacce sempre più sofisticate nel panorama digitale.

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