L’Università di Udine proietta il futuro del Friuli con un piano strategico ambizioso per l’anno accademico 2025-2026, un investimento significativo che coniuga l’impegno per l’equità sociale, l’innovazione didattica e il potenziamento delle infrastrutture.
L’ateneo si conferma un polo di eccellenza, attento alle esigenze degli studenti e proiettato verso le sfide del mondo del lavoro.
Un pilastro fondamentale di questa visione è rappresentato dall’accesso al diritto allo studio: la conferma della “no tax area” per gli studenti con ISEE fino a 30.
000 euro (un valore che si discosta di un euro rispetto all’anno precedente, segno di una continua attenzione alla flessibilità e all’adattamento) garantisce a numerosi giovani l’opportunità di realizzare il proprio percorso formativo, superando barriere economiche che altrimenti ne ostacolerebbero il sogno.
L’offerta didattica si arricchisce e si evolve, con un totale di 82 corsi di studio, comprendenti 42 lauree triennali, 37 magistrali e 3 magistrali a ciclo unico.
A questi si aggiungono quasi 80 opportunità di specializzazione post-laurea, attraverso dottorati di ricerca, master e scuole di specializzazione, testimoniando l’impegno dell’ateneo a fornire percorsi formativi completi e aggiornati alle esigenze del mercato.
L’innovazione è un tratto distintivo di questa nuova stagione.
Nasce a Udine la laurea triennale in Management e Business Analytics, erogata interamente in lingua inglese, una risposta concreta alla crescente domanda di figure professionali in grado di interpretare e valorizzare i dati per la crescita aziendale.
La magistrale in Ingegneria Ambientale si rifà completamente, con un focus sulla resilienza territoriale, una competenza cruciale per affrontare le sfide ambientali del futuro.
A Pordenone, il rinnovato corso triennale in Tecnologie Digitali e Comunicazione per le Industrie Creative mira a formare professionisti in grado di navigare e innovare nel panorama digitale.
L’impegno dell’Università di Udine si traduce in un investimento complessivo di 47 milioni di euro, destinati a migliorare le strutture e ad ampliarne l’offerta.
I progetti riguardano tutte le sedi – Udine, Pordenone, Gorizia e Gemona del Friuli – e comprendono la realizzazione di un nuovo Dipartimento di Medicina in piazzale Kolbe, destinato ad accogliere studenti a partire dall’autunno 2026, la riqualificazione delle aule nell’ex Renati, il recupero dell’ex chiesa di Santa Lucia e la trasformazione dell’ex convento dei Cappuccini in una moderna residenza universitaria.
Queste iniziative, come sottolinea il Rettore Roberto Pinton, riflettono una visione orientata al futuro, senza dimenticare le radici del territorio.
La qualità dell’insegnamento, l’inclusione sociale e la vivibilità degli spazi universitari sono i capisaldi di un progetto che mira a creare un ambiente stimolante e accogliente per le nuove generazioni, contribuendo attivamente allo sviluppo economico e culturale del Friuli.
L’obiettivo è formare non solo professionisti competenti, ma cittadini consapevoli e responsabili, capaci di affrontare le sfide del futuro con creatività e resilienza.