Un’onda di solidarietà ha travolto la comunità udinese, esprimendosi in una risposta tangibile e commovente di supporto verso i tre vigili del fuoco coinvolti nell’inchiesta conseguente alla tragica piena del fiume Natisone, un evento che ha spezzato le vite di Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione nazionale vigili del fuoco – Sezione di Udine, ha generato un’imponente raccolta fondi che, superando ampiamente la soglia dei 100.000 euro, testimonia un profondo senso di umana compassione e un desiderio condiviso di alleviare un fardello gravissimo.
Questo gesto di vicinanza va ben oltre una semplice donazione; rappresenta un abbraccio collettivo, un segno concreto di sostegno in un momento di estrema vulnerabilità e incertezza.
I tre vigili del fuoco, ora al centro di un’indagine giudiziaria, si trovano a fronteggiare non solo un profondo dolore personale, ma anche un onere economico considerevole, stimato in circa 300.000 euro, destinato a coprire le necessarie spese legali e consulenze tecniche.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di anticipazioni ministeriali per la copertura di queste spese.
L’eventuale rimborso assicurativo, qualora previsto, potrà essere valutato solo al termine del procedimento giudiziario, lasciando una porzione significativa dell’onere finanziario direttamente a carico dei vigili e delle loro famiglie.
Si tratta di una problematica complessa che intreccia responsabilità istituzionali, obblighi contrattuali e la drammaticità di una tragedia che ha colpito duramente il territorio.
Il processo, fissato per il 2 dicembre, si prospetta cruciale.
In quella data, il giudice dovrà decidere se unificare il procedimento penale a carico dei vigili del fuoco con l’indagine parallela riguardante un infermiere della Sores, figura coinvolta nelle dinamiche che hanno preceduto la piena.
Tale unificazione potrebbe avere implicazioni significative sull’andamento del processo e sulle responsabilità accertate.
La vicenda solleva interrogativi importanti sul delicato rapporto tra l’azione dei soccorritori in situazioni di emergenza, la valutazione delle responsabilità in caso di eventi tragici e l’importanza di garantire un adeguato supporto legale e finanziario a coloro che si trovano ad affrontare un simile percorso giudiziario.
La solidarietà espressa dalla comunità è un chiaro segnale di speranza e di impegno a proteggere coloro che dedicano la propria vita al servizio degli altri, anche di fronte alle più avverse circostanze.






