Un ritratto cinematografico celebra il primo anno di vita del Museo LETS Letteratura Trieste, un’istituzione nata per custodire e diffondere il ricco patrimonio letterario che permea l’identità della città.
La premiere, proiettata all’interno del museo stesso, ha visto i saluti introduttivi dell’assessore comunale alle Politiche dell’educazione, Maurizio De Blasio, e del direttore di LETS, Riccardo Cepach, segnando un momento significativo per la comunità culturale triestina.
Il documentario, realizzato da Rai – Fvg e curato da Roberta Sangermano, con la regia di Tanja Marma, si propone di svelare la complessità e la stratificazione di un paesaggio letterario unico.
Marma sottolinea come il museo non sia semplicemente un contenitore di opere e documenti, ma un crocevia di storie, di influenze e di generazioni.
La città di Trieste, spiega la regista, è essa stessa un testo letterario vivo, un palcoscenico che ha visto susseguirsi figure cruciali, da James Joyce a Italo Svevo, da Giuseppe Saba a tanti altri autori che hanno contribuito a definire la sua anima.
Alessandro Spanghero, autore e responsabile dell’archivio Rai, offre una prospettiva ulteriore, evidenziando il profondo legame tra il museo e il territorio.
I percorsi letterari che costellano Trieste, segnati dai luoghi che hanno accolto e ispirato i vari scrittori, convergono idealmente verso LETS, trovando in esso un punto di raccordo, una sorta di “casa” per le loro storie.
Questa relazione tra l’esterno, la città stessa, e l’interno del museo è centrale, con il documentario che utilizza ampiamente immagini evocative del paesaggio urbano e costiero per contestualizzare le opere e le vite degli autori.
La ricchezza dell’esperienza museale risiede nella sua interattività e nella sua capacità di adattarsi alle diverse sensibilità dei visitatori.
LETS non è un museo statico, ma un ambiente dinamico che stimola la curiosità e incoraggia l’esplorazione individuale.
L’uso di materiali multimediali – audio, video, immagini – offre molteplici livelli di approfondimento, permettendo a ciascuno di costruire il proprio percorso di scoperta.
Spanghero sottolinea l’importanza di dedicare tempo a questo universo potenzialmente inesauribile, suggerendo che una visita non è sufficiente per coglierne appieno la profondità.
Il documentario sarà trasmesso domenica 14 settembre alle ore 9.15 su Rai 3 e mercoledì 17 settembre, in replica, alle ore 21.15 su Rai 3 Bis.
A partire da giovedì 18 settembre, sarà inoltre disponibile sulla piattaforma RaiPlay, ampliando la possibilità di fruizione per un pubblico più vasto e contribuendo a diffondere la conoscenza di questo importante centro culturale triestino.