L’inchiesta sulla scomparsa e la morte di Vito Mezzalira, ex dipendente delle poste di Trieste, ha subito un’accelerazione significativa con la recente esecuzione di accertamenti peritale su tre persone attualmente sotto indagine.
Secondo quanto riportato dal portale del *Piccolo*, su disposizione del magistrato, sono state acquisiti campioni di DNA e impronte digitali a carico di Mariuccia Orlando, compagna dell’uomo scomparso; del figlio di lei, Andrea Piscanec; e di Moreno Redivo, fratellastro di Mariuccia.
Le accuse formulate nei confronti dei tre indagati sono di grave entità: omicidio volontario premeditato, occultaione di cadavere – con la conseguente ostacolarità alle indagini – e una serie di truffe, aggravate e perpetrate in maniera continuativa nel tempo.
La complessità del quadro investigativo suggerisce un’azione criminosa pianificata e attuata in concorso tra i soggetti coinvolti.
La scomparsa di Vito Mezzalira risale al dicembre 2019, innescando un’indagine che, inizialmente, non ha dato risultati concreti.
La svolta si è verificata con il ritrovamento dei resti mortali dell’ex portalettere in un pozzo all’interno del giardino della sua abitazione, situata a Sdraussina, frazione di Sagrado, in provincia di Gorizia.
La posizione isolata dell’immobile, unita alle circostanze della scoperta – il ritrovamento del cadavere in una struttura sotterranea – avvalorano l’ipotesi di un tentativo deliberato di nascondere il crimine.
Un elemento cruciale delle indagini sarà l’analisi dei resti di Mezzalira.
Il 16 dicembre, un perito incaricato dal giudice effettuerà esami approfonditi sui reperti, finalizzati a stabilire la causa del decesso, l’eventuale presenza di sostanze tossiche o farmaci e a ricostruire le ultime ore di vita della vittima.
L’esito di queste perizie sarà determinante per il consolidamento o meno dell’impianto accusatorio nei confronti degli indagati e per una più precisa ricostruzione della dinamica del fatto.
Il caso Mezzalira, ora, si presenta come un complesso intreccio di relazioni familiari, accuse di natura finanziaria e un omicidio che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità locale.






