La vicenda legata alla sparizione, verificatasi nel 2019, dell’ex postino triestino Vito Mezzalira si è concretizzata in un’indagine giudiziaria complessa, attualmente in corso di svolgimento presso la procura di Gorizia.
L’accusa, formalizzata in un’ordinanza che coinvolge diversi soggetti, verte su sospette responsabilità per concorso in omicidio volontario, aggravato e premeditato, concorso in sottrazione di cadavere e una serie di truffe aggravate e protratte nel tempo, manifestate con modalità seriali e ingannevoli.
Il quadro investigativo, ora definito con maggiore precisione, include nel registro degli indagati la compagna della vittima, Mariuccia Orlando, il figlio di quest’ultima, Andrea Piscanec, e il fratello di Orlando, Moreno Redivo.
La loro posizione è oggetto di un esame approfondito da parte delle autorità giudiziarie, che stanno ricostruendo la dinamica degli eventi e i possibili moventi alla base della scomparsa.
Un punto di svolta significativo nelle indagini si è verificato il 6 e il 7 novembre, con l’esecuzione di rilievi tecnici particolarmente accurati all’interno dell’abitazione che era l’ultimo domicilio noto di Vito Mezzalira.
Tali perizie, condotte con l’ausilio di tecnologie avanzate e personale specializzato, hanno permesso di raccogliere elementi concreti e potenzialmente cruciali per la ricostruzione della sequenza temporale e dei luoghi rilevanti per l’accaduto.
Le indagini, condotte con la meticolosità richiesta dalla delicatezza e dalla gravità dei fatti, si concentrano ora sull’analisi dei risultati dei rilievi tecnici, integrando queste informazioni con le testimonianze acquisite e gli altri elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari.
L’obiettivo primario è quello di fare luce sulla scomparsa di Vito Mezzalira, individuare i responsabili dei presunti reati e accertare le circostanze che hanno portato a questo tragico evento, garantendo piena giustizia per la vittima e la sua famiglia.
Le autorità coinvolte dimostrano un impegno costante nel perseguire la verità e nel tutelare lo stato di diritto, riservandosi di fornire ulteriori aggiornamenti nel rispetto della privacy dei soggetti coinvolti e del decoro dell’inchiesta.
