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mercoledì 19 Novembre 2025

Eredità Longobarda: Un’Identità Italiana da Custodire.

La presenza longobarda, un’eco pulsante tra la fine dell’antichità e l’alba del Medioevo, ha lasciato un’impronta culturale di inestimabile valore, un tassello imprescindibile nella complessa narrazione della nostra identità nazionale.
Più che un semplice evento storico, la civiltà longobarda incarna un frammento vitale dell’autobiografia della nazione italiana, un elemento identitario profondamente radicato nel territorio, che irradia la sua influenza da Cividale, tessendo un capitolo fondamentale della nostra storia collettiva.

Siamo tutti, in varia misura, non solo testimoni, ma anche eredi di questa eredità.
Come sottolineato dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, durante un incontro presso il Tempietto Longobardo di Santa Maria in Valle a Cividale, questo luogo non è un mero monumento, ma un baricentro emotivo capace di suscitare orgoglio e senso di appartenenza in amministratori e cittadini.

La sua rilevanza trascende il mero valore estetico o archeologico: è un tempio che celebra una civiltà fondante, un’eredità che arricchisce la comunità e la riconosce come partecipe di un percorso storico millenario.
I Longobardi, con la loro visione politica, si distinsero nel tentativo di edificare un regno italiano, un progetto che risuona particolarmente forte in chi nutre un’idea precisa dell’Italia, un’idea che supera le divisioni geografiche e culturali per abbracciare un’entità plurale, un mosaico di popoli che si riconoscono in una comune radice e si federano attorno a un’idea di civiltà condivisa.

Questo progetto longobardo, lungi dall’essere un tentativo isolato, si inserisce in un contesto più ampio di tentativi di unificazione e di definizione dell’identità italiana, prefigurando dinamiche e aspirazioni che si sarebbero riproposte nel corso dei secoli.
La loro capacità di integrare elementi culturali diversi, di creare un sistema giuridico e amministrativo che riconosceva i diritti dei vari gruppi etnici, rappresenta un modello di convivenza e di governance che, sebbene con i suoi limiti, costituisce un importante punto di riferimento per comprendere le sfide della costruzione di una nazione plurale.

Il Tempietto Longobardo di Santa Maria in Valle, con la sua architettura austera e solenne, incarna questo spirito di sintesi e di innovazione, testimoniando la capacità dei Longobardi di reinterpretare le tradizioni artistiche del passato per esprimere una nuova identità culturale.
La sua conservazione e valorizzazione non sono solo un dovere verso il passato, ma anche un investimento nel futuro, un modo per rafforzare il senso di appartenenza e di orgoglio nazionale.

Preservare questo patrimonio significa custodire la memoria di un popolo che ha contribuito in modo significativo alla formazione dell’Italia che conosciamo oggi, un’eredità che ci invita a riflettere sulla complessità e sulla ricchezza della nostra identità.

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