venerdì 10 Ottobre 2025
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Trieste

Giornalisti sotto attacco: escalation di violenza a Trieste e Gorizia

L’escalation di violenza che ha colpito i giornalisti durante le recenti manifestazioni a sostegno della Palestina, a Trieste e Gorizia, impone una riflessione urgente e un intervento risolutivo.

La Figec Cisal, con profonda preoccupazione, condanna con fermezza gli atti intimidatori e le aggressioni che hanno gravemente compromesso la sicurezza e la libertà di azione dei professionisti dell’informazione.
L’episodio che ha visto coinvolto il collaboratore di Trieste Prima, Riccardo Lazzari, rappresenta un punto di non ritorno.
L’intimidazione diretta e il danneggiamento del suo dispositivo di ripresa non sono semplici atti vandalici, ma attacchi alla libertà di stampa e alla capacità di documentare eventi pubblici, pilastro fondamentale di una società democratica.

Parallelamente, l’esperienza vissuta dagli inviati Lorenzo Cremonesi (Corriere della Sera) e Fausto Biloslavo (Il Giornale) a Gorizia, con il blocco improvviso e l’esposizione a un clima di ostilità, evidenzia una tendenza allarmante: la strumentalizzazione delle proteste per esercitare pressioni e delegittimare il ruolo dell’informazione.

Il trattamento subito da Fausto Biloslavo, collega della Figec Cisal, con insulti e un’escalation di verbal violence, è particolarmente significativo.
Non si tratta di dissenso pacifico, ma di un tentativo di silenziamento deliberato, di negare il diritto-dovere dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza.

Questa situazione critica esige una risposta coordinata e incisiva.
Ordine dei Giornalisti, associazioni sindacali di categoria, direttori delle testate giornalistiche e istituzioni locali devono convergere in una posizione univoca e irremovibile contro ogni forma di violenza e intimidazione.

La tutela dei giornalisti non è solo una questione di sicurezza personale, ma una garanzia imprescindibile per il corretto funzionamento della democrazia.
È fondamentale distinguere chiaramente il diritto alla manifestazione, legittimo ed essenziale in una società libera, dalla necessità di proteggere il lavoro giornalistico, che contribuisce a informare la cittadinanza e a garantire la trasparenza.

La libertà di stampa non può essere un privilegio, ma un diritto inalienabile, protetto da azioni concrete e immediate.

L’impunità dei responsabili di tali atti deve essere scongiurata, affinché la libertà di cronaca possa continuare a svolgere il suo ruolo vitale nel tessuto sociale.

La Figec Cisal si impegna a vigilare e a collaborare attivamente con tutte le parti interessate per ristabilire un clima di rispetto e sicurezza per i giornalisti.

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