Il complesso dell’ex caserma Montezemolo a Palmanova, gioiello architettonico a pianta stellata, è stato teatro di una significativa tappa per il futuro della conservazione del patrimonio artistico nazionale.
La visita del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, affiancato dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha segnato l’avvio formale di un progetto ambizioso, “Recovery Art”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e sostenuto dall’Unione Europea.
L’iniziativa, con un investimento di 30 milioni di euro, incarna una visione strategica che trascende la mera reazione alle emergenze.
Non si tratta semplicemente di offrire un “pronto soccorso” alle opere d’arte colpite da calamità naturali – terremoti, inondazioni, frane – ma di creare un centro di eccellenza capace di anticipare, prevenire e mitigare i danni, promuovendo al contempo la ricerca e la divulgazione.
La scelta di Palmanova, un sito di importanza storica e architettonica riconosciuta a livello internazionale, testimonia la volontà di legare la funzionalità operativa del centro alla valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale.
Il progetto Recovery Art, del quale la caserma Montezemolo diventerà fulcro nel Nord-Est, ambisce a ridefinire l’approccio alla conservazione del patrimonio.
I 50.000 metri quadrati dell’ex caserma saranno riconfigurati per ospitare un deposito all’avanguardia per opere d’arte lesionate, un laboratorio di restauro multidisciplinare, e uno spazio dedicato alla ricerca scientifica e all’esposizione pubblica.
Si prevede l’implementazione di tecnologie innovative per il monitoraggio ambientale, la diagnosi dei danni e la progettazione di interventi di restauro mirati.
Oltre alla dimensione tecnica, il centro di Palmanova vuole costituire un punto di riferimento per la formazione di nuove competenze nel campo della conservazione e del restauro, coinvolgendo università, istituti di ricerca e professionisti del settore.
Si auspica che questo polo di eccellenza possa generare un effetto moltiplicatore a livello nazionale, promuovendo la collaborazione tra le diverse realtà coinvolte nella tutela del patrimonio artistico e culturale.
La capacità di Palmanova di trasformare una necessità urgente in una visione di ampio respiro, testimonia l’impegno del Friuli Venezia Giulia verso un modello di sviluppo sostenibile e culturalmente ricco, in grado di preservare la memoria collettiva per le future generazioni.






