Il volto enigmatico di Dorothy Mackaill, colto in un primo piano suggestivo tratto da *The Man Who Came Back*, incarna l’essenza della 44ª edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone.
Sotto la direzione artistica di Jay Weissberg, giunto al decimo anno, l’evento si configura come un viaggio nel tempo, un’immersione nell’epoca d’oro del cinema, dal 4 all’11 ottobre al Teatro Verdi.
L’itinerario narrativo si apre il 3 ottobre a Sacile, con un incontro ravvicinato con il genio di Buster Keaton e il suo *The Cameraman*, interpretato dalla Zerorchestra.
Ma è il 4 ottobre che si celebra l’atto inaugurale a Pordenone, con la presentazione in anteprima mondiale del restauro di *Cirano di Bergerac*, opera di Augusto Genina.
La colonna sonora, affidata al compositore americano Kurt Kuenne, sarà eseguita dall’Orchestra da Camera di Pordenone sotto la bacchetta di Ben Palmer, promettendo un’esperienza emotiva intensa e coinvolgente.
Domenica 5, un evento eccezionale attende il pubblico: la proiezione di una collezione inedita di 29 cortometraggi giapponesi risalenti agli anni ’30.
Questi frammenti cinematografici, precedentemente conservati su carta opaca e salvati grazie all’impegno di Eric Faden, compaiono per la prima volta in Europa in versione digitalizzata.
L’atmosfera sarà arricchita dalla musica tradizionale eseguita da Yoko Reikano Kimura (koto) e Hikaru Tamaki (violoncello), creando un ponte culturale tra Oriente e Occidente.
Mercoledì 8, il programma si fa più impegnato, affrontando temi di profonda attualità con una riflessione contro la guerra.
Il focus è sui materiali provenienti dall’Imperial War Museum di Londra: il documentario britannico *The German Retreat and Battle of Arras*, accompagnato da una partitura per 10 musicisti e 16 coristi curata dalla compositrice Laura Rossi, sarà seguito da *Palestine – A Revised Narrative*.
Quest’ultima, un’opera d’arte originale dell’artista, compositrice e pianista libanese Cynthia Zaven, rilegge i cinegiornali della Palestina durante la Prima Guerra Mondiale, offrendo una prospettiva alternativa e stimolante.
La colonna sonora, frutto di una collaborazione tra Zaven e la sound designer Rana Eid, si configura come un paesaggio sonoro complesso e suggestivo, capace di amplificare il messaggio dell’artista.
La manifestazione si conclude sabato 11 (con replica domenica 12) con un’altra pietra miliare del cinema muto: *Our Hospitality*, con Keaton affiancato da Natalie Talmadge.
L’omaggio a Nova Gorica-Gorizia, Capitale europea della cultura 2025, si materializza con la partitura musicale del compositore sloveno Andrej Goričar, direttore anche dell’Orchestra of the Imaginary di Lubiana, un ensemble che incarna l’essenza stessa della creatività e dell’innovazione.
Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone si confermano così un luogo di incontro tra passato e futuro, tra arte e impegno sociale, un vero e proprio tesoro culturale da custodire e valorizzare.