Pordenone, in vista del prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027, consolida il proprio impegno verso la cultura, con un focus particolare sulla poesia, elevandola a pilastro identitario urbano e a motore di aggregazione sociale.
Questo impegno si concretizza con l’inaugurazione di Piazzetta dei Poeti, un nuovo spazio culturale che estende il Teatro Verdi in un ambiente aperto, trasformando un’area precedentemente marginale in un fulcro di vitalità artistica e comunitaria.
La creazione di Piazzetta dei Poeti non è solo un intervento di riqualificazione urbana, ma un atto simbolico che intende inscrivere la poesia nel tessuto stesso della città, rendendola accessibile e parte integrante della vita quotidiana.
Come sottolinea Giovanni Lessio, presidente del Teatro Verdi, l’iniziativa rappresenta una fusione armoniosa tra visione artistica, rigenerazione urbana e responsabilità civica, restituendo alla comunità un luogo carico di significato.
La scelta di ribattezzare Piazzetta Pescheria come Piazzetta dei Poeti sottolinea l’intenzione di creare uno spazio aperto alla collaborazione con le diverse realtà culturali del territorio, favorendo la contaminazione e la nascita di nuove forme espressive.
Il progetto è il frutto di una collaborazione sinergica tra il Teatro Verdi, la Fondazione Pordenonelegge.it e il Comune di Pordenone.
Pordenonelegge, con il suo contributo determinante nell’affermazione di Pordenone come capitale italiana della poesia, ha ispirato il Teatro Verdi a tradurre questa vocazione in un segno tangibile e duraturo.
Non si tratta solamente di celebrare la poesia come arte, ma di integrarla profondamente nel paesaggio urbano, facendone parte attiva e pulsante della città.
L’omaggio a figure poetiche di rilievo si arricchisce con l’aggiunta di nuovi versi, già incisi sulle pareti del Teatro e affacciati su viale Martelli.
In un processo di selezione condivisa con Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, sono state scelte opere di Biagio Marin (“Fiuri de tapo”), Umberto Saba (un brano estratto dal suo “Canzoniere”) e David Maria Turoldo (“Io non ho mani”).
Queste voci, profondamente radicate nel territorio, ora si affacciano sulle facciate del Teatro, trasformando la piazzetta in un luogo di memoria e riflessione, un palcoscenico a cielo aperto per l’anima poetica della città.
La scelta non è casuale: si tratta di autori che, con la loro sensibilità e la profondità del loro sguardo, hanno saputo interpretare e raccontare l’essenza del Friuli, lasciando un’impronta indelebile nel panorama letterario italiano e internazionale.
Piazzetta dei Poeti si configura così come un mosaico di voci e di esperienze, un invito a riscoprire la bellezza e la potenza della parola poetica.