La ventiseiesima edizione di Pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, si apre con una voce potente e simbolica: Shirin Ebadi, avvocata iraniana, Premio Nobel per la pace e fervente paladina dei diritti umani.
La sua presenza, un faro di speranza e resilienza, incarna lo spirito del festival, un osservatorio culturale capace di decifrare le complesse narrazioni del nostro tempo.
Come sottolinea Michelangelo Agrusti, presidente della Fondazione Pordenonelegge.
it, il festival non è una semplice celebrazione della letteratura, ma un luogo di riflessione, un crocevia di idee dove romanzi, poesie, analisi economiche, scoperte mediche, dibattiti sociali e saggi si intrecciano per illuminare le sfide del presente.
Il direttore artistico Gian Mario Villalta, insieme ai curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, ha costruito un programma che esalta la libertà di pensiero, un impegno concreto contro ogni forma di censura e oppressione, ricordando il valore inestimabile della possibilità di scegliere.
Shirin Ebadi presenterà il suo ultimo libro, “Finché non saremo liberi.
Iran, la mia lotta per i diritti umani”, in un dialogo intenso con la giornalista Elena Testi.
La sua esperienza diretta, la sua voce che risuona dall’estero, portano con sé un messaggio chiaro: la lotta per la libertà non conosce confini, e la verità, seppur perseguitata, non può essere soffocata.
Ebadi, consapevole dei rischi che la attenderebbero in patria, ha scelto l’esilio come strumento per amplificare le voci silenziate, per dare dignità alle vittime dell’ingiustizia.
“Sono più utile qui, dove posso parlare liberamente,” afferma, incarnando il ruolo cruciale degli intellettuali come sentinelle della coscienza collettiva.
Pordenonelegge 2024 si configura come un mosaico di voci internazionali, un dialogo multiforme che coinvolge 667 relatori e 400 eventi distribuiti in cinque giorni.
L’attenzione si rivolge a un panorama letterario diversificato: dalla Spagna con Ildefonso Falcones, Clara Sanchez, Augustin Martinez e Paco Roca, all’Egitto con Ala Al Aswani che presenterà il suo nuovo romanzo, alla Francia con Paul Richardot, Olivier Guez e Julia Deck.
Un omaggio alla letteratura gallese con William Wall, un’immersione nella cultura ucraina con Oleksii Nikitin e un confronto con le voci russe di Alexander Baunov, Boris Akunin e Alexander Etkind, senza dimenticare il contributo croato di Robert Perišić.
Il cartellone delle anteprime italiane è altrettanto ricco, con Viola Ardone e il suo romanzo “Tanta ancora Vita”, Michela Marzano, Stefano Nazzi, Giacomo Poretti, Mario Calabresi, Vittorino Andreoli e Filippo La Porta.
Un focus geopolitico, particolarmente rilevante nell’attuale contesto mondiale, sarà affidato al dialogo “Realpolitik.
Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia” con Giampiero Massolo, presidente dell’Ispi, e ad Alessandro Aresu, che presenterà “La Cina ha vinto”, un’analisi provocatoria sulle dinamiche di potere globali.
Questi incontri si propongono di stimolare una riflessione critica sulle sfide che attendono l’Italia e l’Europa, invitando il pubblico a confrontarsi con le complessità del panorama internazionale.
Pordenonelegge si conferma dunque un punto di riferimento imprescindibile per chi cerca non solo intrattenimento, ma anche strumenti per comprendere il mondo che ci circonda.