Dal 10 al 13 settembre 2025, Casarsa della Delizia, incastonata nel cuore del Friuli Venezia Giulia, si trasformerà in un crocevia intellettuale di respiro internazionale.
L’ottava edizione della Scuola Pasolini, promossa dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini, si configura come un’occasione imperdibile per addentrarsi nel complesso universo dell’autore, esplorandone il rapporto imprescindibile con il cinema.
Quest’anno, il focus è posto sull’intersezione tra film, teoria e scrittura audiovisiva, un’indagine che va ben oltre la semplice analisi delle opere cinematografiche pasoliniane.
Si propone, piuttosto, un’esplorazione dei processi creativi, delle scelte estetiche e delle implicazioni ideologiche che hanno caratterizzato il lavoro di sceneggiatore, regista, documentarista e teorico.
L’obiettivo è decostruire il cinema pasoliniano come sistema di pensiero, un laboratorio di idee in cui si mescolano impegno civile, sperimentazione formale e una profonda riflessione sulla condizione umana.
La Scuola si svolgerà nella suggestiva cornice della sala consiliare del palazzo municipale, con un momento inaugurale previsto per il 10 settembre alle ore 15:00.
Come sottolinea il presidente Marco Salvadori, la Scuola rappresenta uno degli elementi fondanti di Casa Colussi, un centro di ricerca e cultura dedicato a Pasolini, e simboleggia l’impegno a coltivare un dialogo costruttivo tra studiosi di diverse provenienze, italiani e stranieri.
Il programma scientifico, meticolosamente curato da Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca) e Paolo Desogus (Sorbonne Université), è un vero e proprio mosaico di prospettive critiche.
Le lezioni, seminari e workshop, condotti da una platea di esperti di calibro internazionale, si addentreranno sia nei capolavori cinematografici pasoliniani che nelle sue riflessioni teoriche, spesso scomode e profetiche.
Tra i relatori di spicco figurano Marco Antonio Bazzocchi e Claudio Paolucci (Università di Bologna), Stefania Parigi (Roma Tre), Davide Messina (University of Edinburgh), Silvia Martín Gutiérrez (Università Autonoma di Madrid), affiancati da figure di riferimento come Gianni D’Elia, Tommaso Mozzati, Roberto Chiesi e Davide Luglio, ciascuno portatore di un’interpretazione originale e stimolante.
L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Casarsa e dalla Fondazione Friuli, si avvale del prezioso contributo di istituzioni accademiche italiane e straniere, tra cui la Sorbonne Université e l’Università di Trieste, a testimonianza della sua vocazione internazionale.
La presenza di partecipanti provenienti da ogni angolo del mondo conferma il ruolo della Scuola Pasolini come punto di riferimento imprescindibile per gli studiosi e gli appassionati del pensiero pasoliniano, un’opportunità unica per confrontarsi, apprendere e rielaborare l’eredità di un autore che continua a interrogarci e a ispirarci.
La Scuola non si pone solo come un’occasione di studio, ma come un vero e proprio laboratorio di pensiero, un luogo di incontro e di confronto che mira a favorire una comprensione più profonda e articolata dell’opera e del pensiero di Pier Paolo Pasolini.