La stagione teatrale 2025-2026 dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia si appresta a inaugurare un percorso artistico di profonda risonanza culturale, con un debutto transfrontaliero a Nova Gorica, in linea con il riconoscimento di Go!2025 come Capitale Europea della Cultura.
L’apertura sarà contrassegnata da “Tragùdia”, un’opera visionaria firmata da Alessandro Serra, che esplora le complessità del mito di Edipo attraverso la lente della grecanico, una lingua arcaica che ancora pulsa in un lembo di terra testimone della Magna Grecia, evocando le radici profonde del nostro immaginario collettivo.
Il cartellone, vasto e diversificato, si articola in 252 giornate recitative, un crogiolo di espressioni artistiche che comprendono 100 titoli distinti.
La prosa, fulcro dell’offerta, presenta 65 opere, affiancata da 19 spettacoli musicali che spaziano dalla musica classica alle sperimentazioni contemporanee, 10 performance di danza che indagano i linguaggi del corpo e 6 proposte di circo contemporaneo, capaci di ridefinire i confini tra acrobazia e arte.
Un’attenzione particolare è riservata alle produzioni regionali, 27 nel numero, per un totale di 55 date, a testimonianza dell’impegno verso la valorizzazione del talento locale.
A completare il quadro, 10 produzioni estere, che offriranno al pubblico friulano l’opportunità di immergersi in culture e prospettive diverse, con 26 repliche in totale.
La rete teatrale, estesa a 30 sedi, arricchita dai nuovi ingressi di Fagagna e San Quirino, si configura come un circuito accessibile e capillare, capace di portare eventi di caratura nazionale e internazionale anche nei piccoli centri.
Questa capillare presenza, unita alla qualità dell’offerta, spiega il dato di affluenza superiore alla media nazionale che il teatro friulano si accinge a confermare.
Come sottolinea il vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura, Mario Anzil, l’obiettivo primario è quello di portare “grandi nomi” anche in realtà più marginali, in un’azione che si qualifica come vera e propria missione culturale.
Il presidente dell’ERT, Fabrizio Pitton, sottolinea il valore delle sinergie territoriali e del sostegno regionale come elementi propulsori di questa ambiziosa iniziativa, che mira a rafforzare l’offerta culturale e a promuovere l’identità friulana.
Il direttore dell’Ente, Alberto Bevilacqua, aggiunge un elemento di riflessione di profonda umanità, richiamando l’importanza intrinseca del teatro come esperienza emozionale e condivisa, un’esperienza che resiste, e dovrà resistere, alla sfida dell’intelligenza artificiale, poiché essa non può sostituire la complessità, l’imprevedibilità e la profondità del contatto umano che si crea in una sala teatro.
Il teatro, in ultima analisi, rimane un luogo di incontro, di riflessione e di crescita emotiva, un patrimonio da custodire e valorizzare.