La Fondazione Teatro Verdi di Trieste si presenta oggi con un solido e invidiabile assetto finanziario, frutto di una gestione oculata e lungimirante che ha trasformato radicalmente la sua posizione economica.
Negli ultimi quattro anni, la Fondazione ha registrato utili considerevoli, per un totale superiore a 5,9 milioni di euro, accantonati in un fondo di gestione disponibile di 1,2 milioni, e garantendo una liquidità notevole, attestata a 12 milioni di euro.
L’azzeramento sostanziale dei debiti e delle esposizioni bancarie completa un quadro di straordinaria solidità, come sottolineato dal Presidente della Fondazione e Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.
Questa performance economica non si limita a una semplice evidenza contabile; rappresenta il risultato di scelte strategiche orientate alla sostenibilità e alla crescita a lungo termine.
Il risanamento profondo dello stato economico-finanziario della Fondazione non solo assicura la continuità delle attività, ma crea le condizioni per un futuro di sviluppo artistico e culturale.
La capacità di generare risorse proprie, in un contesto economico spesso complesso per le istituzioni culturali, testimonia la competenza e l’efficienza del team di gestione.
Per comprendere appieno l’importanza di questi risultati, è utile contestualizzarli con l’analisi comparativa con altre realtà teatrali italiane.
Mentre il Teatro Verdi di Trieste vanta una liquidità di 12 milioni di euro, altri prestigiosi teatri, come il Teatro Comunale di Bologna, si attestano su una disponibilità di soli 7.955 euro e il Teatro Regio di Torino, pur essendo una realtà di rilievo, registra una liquidità inferiore ai 10,4 milioni.
Questo confronto evidenzia la singolarità e l’eccellenza della gestione triestina, che privilegia la prudenza nella gestione delle risorse e la costante ricerca di un equilibrio tra la salvaguardia del patrimonio economico e l’elevazione della qualità artistica.
La capacità di attrarre e fidelizzare il pubblico è un ulteriore indicatore del successo della Fondazione.
Il Teatro Verdi, con i suoi 1.200 posti nominali, offre un’esperienza teatrale fruibile per 1.080 spettatori, ottimizzando l’utilizzo dello spazio e garantendo una visibilità ottimale.
La Fondazione, inoltre, amplia la propria presenza territoriale attraverso un programma di spettacoli in sedi alternative, anche a capienze ridotte, raggiungendo un pubblico più ampio e diversificato.
I dati relativi alla stagione 2024 riflettono l’apprezzamento del pubblico: una media di occupazione del 71% nella sala principale, un impressionante 82% al Castello di Miramare e un solido 65% nella Sala del Ridotto.
Questi numeri confermano il forte legame tra il Teatro Verdi e il territorio, e testimoniano l’impegno della Fondazione nel promuovere la cultura e l’arte a Trieste e oltre.
L’attenzione alla programmazione diversificata, che spazia dai classici alle produzioni contemporanee, contribuisce a consolidare la posizione del Teatro Verdi come punto di riferimento culturale di primaria importanza.