La vita segreta delle Tehuane: la passione fotografica di Tina ModottiNel sud del Messico, a Tehuantepec, una comunità femminile si muove con dignità, carichi di pesanti recipienti sul capo. Le loro facce fieramente orgogliose sono il riflesso della cultura tradizionale messicana, un’eredità che attraversa secoli di storia e resistenza. È qui, in questo luogo segnato dal tempo e dalla povertà, che Tina Modotti immaginò la sua fotografia rivoluzionaria.Nel 1929, durante un viaggio di sei mesi, Modotti si tuffò nella vita delle Tehuane, immortalando il loro lavoro quotidiano con una passione e tenacia senza eguali. La sua lente fotografica catturò non solo la durezza della realtà, ma anche la forza e la dignità di queste donne che affrontavano le sfide della povertà con la testa alta.La mostra “Tina Modotti. Donna, fotografa, militante” al Museo di Roma in Trastevere dal 14 maggio al 21 settembre ci offre una panoramica esaustiva della vita e dell’opera di questa poliedrica figura. Attrice, attivista politica e, soprattutto, fotografa visionaria, Modotti lasciò un’impronta indelebile nella storia del XX secolo.La mostra è il risultato di un lavoro accademico rigoroso, composto da 60 fotografie che accostano lettere, testi, documenti e articoli per fornire una visione completa delle molte vite vissute da Modotti. Non solo la sua opera fotografica, ma anche la sua militanza politica, i suoi ideali e gli amori di una donna libera e anticonformista emergono dalle pagine della mostra.Nata a Udine nel 1896 e morta a Città del Messico nel 1942, Modotti fu sempre in movimento. Emigrò negli Stati Uniti da giovanissima, si stabilì con il fotografo Edward Weston a Los Angeles, ma fu il Messico che le diede casa e la possibilità di sviluppare il suo stile fotografico unico.Qui, immersa nella realtà sociale complessa del Paese, Modotti utilizzò la macchina fotografica come strumento di indagine e denuncia. La sua lente catturò le figure di spicco della scena artistica e politica messicana, tra cui Diego Rivera, Frida Khalo e Siqueiros. Fu membro del Partito Comunista e si schierò a favore delle lotte operaie.La mostra ci racconta la passione e la tenacia di Modotti nel rappresentare il Messico più povero e operoso, la forza degli ultimi e l’impegno degli attivisti. La sua fotografia è un tributo alle donne che affrontavano la povertà con dignità e orgoglio.Inaugurata in collaborazione con la segreteria di Cultura del governo del Messico, l’archivio della Fototeca dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) ha fornito le fotografie più autentiche della mostra. Un allestimento rigoroso accompagna il visitatore in un viaggio attraverso la vita di Modotti e le opere che l’hanno resa famosa.La mostra “Tina Modotti. Donna, fotografa, militante” è il risultato di anni di ricerca e preparazione. È un omaggio alla figura di una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della fotografia e dell’arte del XX secolo.L’Italia si rivela per la prima volta in tutta la sua complessità, con le fotografie di Modotti come strumento di conoscenza e di partecipazione. La mostra è un invito a scoprire il patrimonio culturale italiano e a comprendere l’importanza della fotografia nella documentazione della realtà sociale del XX secolo.Tina Modotti: una vita, un mondo, un’impronta indelebile sulla storia della fotografia.
Tina Modotti: la vita e l’eredità di una donna, fotografa e rivoluzionaria
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