Il 26 maggio al Teatro del Lido di Ostia si terrà il convegno “Un poeta che non muore”, un tributo alla memoria di Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi intellettuali del Novecento italiano. Il evento è promosso dal Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia e da altre istituzioni culturali, tra cui l’assessorato alla Cultura di Roma Capitale e il ministero della Cultura.Il convegno si articolerà in due sessioni scientifiche, durante le quali studiosi come Franco Pierangeli, Gianni Tomassini, Ermanno Nisini e Luigi Panetta presenteranno contributi sulla vita e l’opera di Pasolini. Successivamente, una tavola rotonda condotta da Rino Caputo porterà gli esperti in dialogo con studenti e giovani intellettuali.L’evento vuole essere un omaggio alla memoria del poeta ucciso a Ostia il 2 novembre 1975 e intende riflettere sull’eredità culturale e intellettuale che Pasolini ha lasciato dietro di sé. La scelta di tenere il convegno proprio a Ostia è simbolica, poiché quel luogo è indissolubilmente legato alla vita e alla morte del poeta.La presenza delle scuole di Ostia al convegno testimonia la volontà degli organizzatori di trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della cultura pasoliniana, spesso dimenticata o trascurata nei percorsi scolastici. Il convegno rappresenta infatti un’opportunità per riflettere sulla forza innovativa e provocatoria del pensiero pasoliniano e per discutere sulla sua rilevanza attuale.Tra gli interventi, ci saranno anche contributi di artisti e intellettuali che hanno trovato ispirazione in Pasolini, come Franco Battiato e Fabrizio Rugini. Inoltre, il convegno sarà accompagnato da una mostra di libri e materiali editi dal Centro Studi Pasolini.Il convegno si concluderà a Casarsa della Delizia, città natale di Maria Rose Jwaideh, la madre di Pier Paolo Pasolini, e luogo di sepoltura del poeta. Questo itinerario simbolico vuole creare un ponte ideale tra la vita e la morte di Pasolini e riflettere sulla sua eredità culturale e intellettuale.I partecipanti al convegno, che comprendono anche Lucia Annunziata, Giulio Ferroni, Gianni Cuperlo e Ninetto Davoli, cercheranno di ripensare le opere di Pasolini in relazione all’attualità politica e culturale del presente. La loro riflessione intende essere un omaggio alla memoria del poeta e al suo pensiero profondo, capace di continuamente sbigottire, scandalizzare e illuminare il mondo circostante.In sintesi, “Un poeta che non muore” rappresenta un evento culturale che vuole onorare la memoria di Pier Paolo Pasolini attraverso riflessioni sulla sua eredità intellettuale e culturale. L’evento sarà un’occasione per discutere sulle nuove generazioni e l’eredità pasoliniana, valorizzando la forza innovativa e provocatoria del suo pensiero.
Un poeta che non muore: il convegno per ricordare Pier Paolo Pasolini.
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