L’assemblea dei soci di Autostrade Alto Adriatico ha recentemente approvato il bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2024, un documento che rivela la resilienza e la capacità di adattamento di un’azienda operante in un contesto economico globale complesso. Il bilancio si chiude con un fatturato di 229 milioni di euro e un utile netto di 22,85 milioni, risultati che si sono delineati nonostante le turbolenze geopolitiche internazionali e i crescenti costi dei materiali, saliti a 600 milioni dal 2022 ad oggi. Una scelta strategica, quella di mantenere invariati i livelli dei pedaggi, ha contribuito a mitigare l’impatto delle difficoltà economiche sulle famiglie, dimostrando una sensibilità sociale che si integra nella missione aziendale.Il 2024 si distingue per aver segnato un punto di svolta nella storia della rete autostradale, con la registrazione di un numero record di transiti: oltre 52 milioni di veicoli hanno attraversato le infrastrutture gestite, un dato che testimonia il ruolo cruciale di Autostrade Alto Adriatico nella mobilità del Nord Est. Questa intensa attività è sostenuta da un ambizioso piano finanziario, destinato a iniezioni di capitali per quasi 2 miliardi di euro, finalizzato alla riqualificazione e all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti, con particolare attenzione a ponti, cavalcavia, caselli e viabilità correlata. Questo investimento strategico non si limita alla mera manutenzione, ma mira a una profonda trasformazione delle infrastrutture, con l’obiettivo di migliorarne la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità.Il presidente Marco Monaco ha evidenziato come Autostrade Alto Adriatico rappresenti un esempio di eccellenza operativa, con fondamenta solide che ne consentono di affrontare le sfide future e di giocare un ruolo di primo piano nel tessuto socio-economico del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. L’azienda si configura come un motore di sviluppo, capace di generare opportunità di lavoro e di contribuire alla crescita del territorio.Un focus particolare è dedicato all’avanzamento dei lavori relativi alla terza corsia autostradale A4 Venezia-Trieste, un’opera infrastrutturale di rilevanza nazionale che testimonia la capacità di Autostrade Alto Adriatico di realizzare progetti complessi e di grande impatto. Ad oggi, la realizzazione ha raggiunto i 76 chilometri, con un impatto significativo sul territorio che include la riqualificazione di 22 ponti e viadotti, 27 cavalcavia, 37 sottopassi, la costruzione di 126 scatolari idraulici (essenziali per la gestione delle acque meteoriche e la prevenzione di allagamenti), 45,50 chilometri di barriere fonoassorbenti (per la riduzione dell’inquinamento acustico), la realizzazione di 2 nuovi caselli e l’eliminazione di 591 interferenze. L’investimento complessivo per questa opera ha superato già il miliardo di euro, a testimonianza della sua portata e complessità.L’assessora alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, ha sottolineato l’importanza strategica di Autostrade Alto Adriatico come modello di riferimento per la gestione delle infrastrutture e per l’applicazione virtuosa dei principi di autonomia regionale, auspicando che l’azienda possa diventare un esempio da seguire a livello nazionale e internazionale. La sua capacità di coniugare efficienza operativa, responsabilità sociale e innovazione tecnologica ne fanno un asset fondamentale per lo sviluppo del territorio e per la promozione di un’economia sostenibile e competitiva.
Autostrade Alto Adriatico: bilancio positivo e investimenti da 2 miliardi
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