Fincantieri, attraverso la sua controllata Vard, si appresta a realizzare un’opera ingegneristica di rilevanza strategica per la ricerca oceanografica globale, siglando un accordo di oltre 200 milioni di euro con l’organizzazione statunitense Inkfish.
Il progetto RV6000, più che una semplice nave, si configura come una piattaforma galleggiante all’avanguardia, destinata a ridefinire gli standard per le esplorazioni marine profonde e la raccolta dati scientifici.
L’imbarcazione, con le sue dimensioni imponenti di 100 metri di lunghezza e 20,7 di larghezza, non si limita a garantire una velocità di crociera di 15 nodi e un’autonomia operativa di 30 giorni, ma incarna una filosofia di integrazione tra potenza propulsiva ibrida, sofisticate strumentazioni scientifiche e capacità di supporto a operazioni subacquee complesse.
La nave è concepita per operare in condizioni ambientali estreme, fornendo una base stabile per la mappatura ad alta risoluzione dei fondali oceanici, la raccolta di dati sulla colonna d’acqua ad ogni profondità e il supporto logistico a sommergibili e veicoli telecomandati (ROV).
La presenza di un ROV in grado di raggiungere profondità fino a 6.
000 metri testimonia l’ambizione del progetto di esplorare gli abissi oceanici, mentre la gru offshore dotata di sistema Active Heave Compensation (AHC), capace di sollevare carichi fino a 2500 metri di profondità, aprirà nuove frontiere per la ricerca geologica e biologica marina.
Il sistema idroacustico integrato, cuore pulsante della piattaforma, permetterà di generare modelli batimetrici dettagliati e analizzare la composizione chimica e biologica delle acque con precisione senza precedenti.
“Questo accordo”, sottolinea Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, “rappresenta un impegno tangibile verso l’innovazione scientifica e tecnologica.
Stiamo mettendo a disposizione il nostro know-how ingegneristico per creare una nave che non solo supporta la ricerca globale, ma contribuisce a stimolare nuove scoperte e a comprendere meglio il nostro pianeta.
“Il progetto RV6000 non è semplicemente un contratto di costruzione navale, ma un investimento nel futuro della ricerca oceanografica.
L’impegno di Fincantieri e Vard dimostra la volontà di essere protagonisti nello sviluppo di tecnologie avanzate per l’esplorazione marina, un settore cruciale per la comprensione dei cambiamenti climatici, la scoperta di nuove risorse naturali e la tutela della biodiversità oceanica.
La consegna, prevista per il secondo trimestre del 2028, segnerà un punto di svolta nella capacità globale di indagare e proteggere gli oceani del mondo.