Il tessuto imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia si distingue per una vitalità significativa, come testimoniato da un recente studio realizzato da Confcommercio Fvg in collaborazione con Format Research.
L’analisi congiunturale rivela un quadro di marcata propensione all’investimento e una resilienza che si discosta nettamente dalle dinamiche nazionali.
Un dato emblematico è l’incremento esponenziale delle richieste di credito per investimenti da parte delle imprese del terziario: il 37% si è mosso in questa direzione, un valore che raddoppia rispetto al 29,4% registrato nel primo trimestre del 2025 e che si eleva in modo consistente rispetto alla media nazionale.
Questo dato non è un mero indicatore finanziario, ma riflette una visione di lungo termine, un’aspettativa di crescita e un’incisiva volontà di capitalizzare le opportunità che il secondo semestre dell’anno potrebbe offrire.
Secondo il direttore scientifico di Format Research, Pierluigi Ascani, l’iniziale ottimismo delle imprese, formulato all’inizio della stagione estiva, si sta consolidando, lasciando presagire la conferma delle previsioni positive per settembre.
I comparti chiave, quali il commercio, il turismo e i servizi, stanno performando con risultati superiori alla media nazionale in termini di ricavi, occupazione e gestione della liquidità, dimostrando una solida capacità di adattamento e una gestione finanziaria virtuosa.
Dopo una fase di rallentamento nel secondo trimestre, il sentiment generale di fiducia delle imprese del terziario Fvg ha ripreso vigore, segnalando una ripresa dell’ottimismo.
Pur mantenendo una stabilità elevata, la fiducia nell’andamento specifico della propria impresa supera la media nazionale, un segnale di una gestione aziendale efficace e di un posizionamento competitivo solido.
Anche i ricavi mostrano un andamento positivo, con prospettive di mantenimento di questi livelli nel prossimo trimestre.
L’evoluzione del mercato del lavoro nel secondo semestre 2025 è caratterizzata da un aumento dell’occupazione, sebbene si preveda una lieve flessione verso la fine della stagione turistica, un fenomeno tipico di questi comparti.
Questo andamento, pur non rappresentando un vero e proprio rallentamento, richiede una gestione attenta delle risorse umane e una programmazione strategica delle assunzioni.
L’accesso al credito si conferma un elemento cruciale per la crescita delle imprese friulane.
Nel secondo trimestre, il 20% ha richiesto finanziamenti, con un tasso di successo del 56% per l’ottenimento dell’intero importo richiesto.
La propensione all’investimento, come già evidenziato, è significativa, ma anche la destinazione di risorse a sostegno della liquidità e della cassa, con il 47% delle richieste, indica una strategia prudente e mirata a garantire la stabilità finanziaria.
Nonostante il quadro positivo, il report evidenzia un giudizio stabile e negativo sugli acquisti dai fornitori, un elemento che potrebbe impattare sulla marginalità delle imprese.
Tuttavia, la capacità di far fronte al fabbisogno finanziario rimane solida, con performance regionali superiori rispetto al resto d’Italia, confermando la resilienza del sistema economico friulano.
In sintesi, l’analisi congiunturale traccia il profilo di un’economia dinamica, proiettata verso il futuro e capace di superare le sfide con una combinazione di prudenza e ambizione.