Generali rafforza il suo posizionamento nel panorama delle Insurance-linked securities (ILS), dimostrando un approccio proattivo nella gestione del rischio catastrofale e nell’accesso a fonti di finanziamento alternative. L’azienda ha recentemente sponsorizzato un’emissione di bond catastrofale da 200 milioni di euro, strutturato in due tranche di capitale, destinato a mitigare l’esposizione a rischi specifici legati a eventi meteorologici estremi in Europa e a sismi in Italia.Questa operazione si radica su una solida base di contratti di riassicurazione pluriennali, stipulati con Lion Re Dac, una società special purpose veicolo con sede in Irlanda, progettata per gestire complessivamente diversi accordi di riassicurazione. I contratti con Lion Re Dac garantiscono a Generali una copertura per perdite potenzialmente significative derivanti da catastrofi naturali per un arco temporale di quattro anni.Lion Re Dac, a sua volta, ha finanziato i propri impegni di riassicurazione attraverso l’emissione del bond catastrofale, suddiviso in due classi di obbligazioni: una tranche da 125 milioni di euro e una da 75 milioni, indirizzate a investitori istituzionali operanti sui mercati dei capitali, attratti dai rendimenti potenzialmente elevati e dalla diversificazione offerta da questo tipo di investimento. Questa struttura consente a Generali di trasferire una porzione del rischio a un pool di investitori, in cambio di un premio di riassicurazione.L’iniziativa si configura come il secondo strumento ILS sponsorizzato da Generali con criteri Environmental, Social and Governance (ESG) integrati, evidenziando l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e la responsabilità sociale nel suo approccio finanziario. Questo aspetto è cruciale, poiché gli investitori ESG sono sempre più orientati a supportare iniziative che generano un impatto positivo oltre il mero rendimento economico.Marco Sesana, General Manager del gruppo, ha enfatizzato la continuità e la profondità del rapporto di Generali con la comunità di investitori ILS, iniziata nel 2014. Il capitale ottenuto tramite ILS non è visto come un sostituto delle tradizionali strategie di riassicurazione, ma come un elemento complementare e integrato, che offre maggiore flessibilità e capacità di risposta a eventi catastrofici. Questa operazione, inserita all’interno di un più ampio “shelf programme” recentemente costituito, riflette la fiducia di Generali nella qualità del proprio portafoglio assicurativo e nella rigorosità delle sue pratiche di gestione del rischio.L’operazione è strettamente allineata con la strategia “Lifetime Partner 2027” di Generali, un piano strategico che mira a consolidare la posizione dell’azienda come partner di riferimento per i clienti nel corso della loro vita. Il bond catastrofale, grazie alla sua struttura ESG, contribuisce a rafforzare la proposta di valore di Generali, offrendo soluzioni finanziarie innovative e responsabili, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità. In definitiva, l’iniziativa testimonia l’evoluzione del ruolo delle compagnie assicurative nel panorama finanziario globale, sempre più orientato a soluzioni innovative e sostenibili per la gestione del rischio.
Generali, focus su ILS: bond catastrofale da 200 milioni per rischio catastrofale.
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