Il via libera all’Hydrogen Hub Trieste segna un passo cruciale verso la realizzazione di un’architettura energetica sostenibile per il Nord Adriatico, un’infrastruttura pensata per catalizzare la transizione ecologica e ridefinire il futuro industriale del territorio.
La posa della prima pietra non è semplicemente l’inizio di un cantiere, ma l’atto fondativo di un polo strategico, alimentato da un finanziamento complessivo di oltre 20 milioni di euro, provenienti da fonti nazionali (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Pnrr, per 15,8 milioni) e internazionali (Horizon EU, per 1,5 milioni).
L’ambizione del progetto va ben oltre la produzione di idrogeno verde.
L’impianto di elettrolisi, da 5 MW, in sinergia con un parco fotovoltaico da 4,8 MW, si configura come un esempio virtuoso di economia circolare.
L’utilizzo dell’acqua di scarto derivante dal processo di termovalorizzazione, trasformandola in una risorsa vitale per la produzione di idrogeno, dimostra un’innovativa gestione delle risorse, riducendo l’impatto ambientale e ottimizzando l’efficienza del ciclo produttivo.
La scelta di aree dismesse per l’installazione del parco fotovoltaico testimonia inoltre un impegno concreto verso la riqualificazione del territorio e la promozione di un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità.
L’Hydrogen Hub Trieste non si isola, ma si inserisce attivamente nel contesto più ampio del Nord Adriatic Hydrogen Valley, un’iniziativa transfrontaliera che coinvolge Regione Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, con l’obiettivo di creare una filiera dell’idrogeno integrata e competitiva.
Questo approccio collaborativo favorisce lo scambio di conoscenze, la condivisione di risorse e la creazione di sinergie che accelerano la diffusione dell’idrogeno verde come vettore energetico chiave per la decarbonizzazione.
La produzione prevista di circa 370 tonnellate annue di idrogeno verde, destinata principalmente ai settori dei trasporti e dell’industria, contribuirà in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla creazione di nuovi posti di lavoro qualificati.
L’avvio delle operazioni, previsto per il 2026, rappresenta un traguardo ambizioso che testimonia l’impegno di tutti gli stakeholder coinvolti.
“Con l’Hydrogen Hub Trieste, aspiriamo a costruire un ecosistema locale dinamico, capace di amplificare la transizione energetica e supportare la decarbonizzazione di settori strategici”, ha dichiarato Carlo Andriolo, Amministratore Delegato di AcegasApsAmga, sottolineando l’importanza di un approccio olistico che coinvolga l’intera comunità.
L’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha evidenziato il ruolo cruciale della partnership pubblico-privato, elemento chiave per il successo del progetto.
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha infine definito l’iniziativa come “un importante punto di partenza per un nuovo assetto e gestione del nostro ecosistema energetico”, proiettando la città verso un futuro più sostenibile e resiliente.
Il progetto incarna la visione di un’economia a basse emissioni, dove innovazione tecnologica e cooperazione internazionale si fondono per affrontare le sfide del cambiamento climatico e costruire un futuro più prospero per le generazioni future.






