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martedì 11 Novembre 2025

Illy Award: Rwanda protagonista, tra eccellenza e sostenibilità.

La cerimonia di premiazione dell’Ernesto Illy International Coffee Award, culminata a Roma nella suggestiva cornice di Galleria Colonna, ha celebrato un decennio di impegno verso l’eccellenza e la sostenibilità nel mondo del caffè.

L’edizione 2024 ha visto l’assegnazione del prestigioso riconoscimento “Best of the Best” alla Washing Station Rwanda della Ngamba Coffee, un traguardo che testimonia la crescente importanza della regione nella produzione di caffè di qualità superiore.

Alla serata, che ha riunito figure influenti del settore, imprenditori e personalità del cinema come Claudia Gerini e il celebre regista Francis Ford Coppola, è stato riconosciuto il valore di un premio nato nel 2016 come evoluzione globale del Premio Ernesto Illy de Qualidade do Café para Espresso, fondato in Brasile nel 1991.

La selezione del “Best of the Best” è stata operata da una giuria internazionale, un corpo di esperti indipendenti che ha valutato ventisette lotti finalisti provenienti da nove nazioni produttrici: Brasile, Costa Rica, Etiopia, El Salvador, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e, appunto, Rwanda.

Un altro premio, il “Coffee Lovers’ Choice”, è stato conferito all’El Salvador, specificamente alla Finca Villa Mercedes di Agroindustrial Yaya, guidata da Juan Hosè Herrera, a riprova del gradimento dei consumatori verso quella specifica produzione.

Andrea Illy, chairman di Illycaffè e co-chair Regenerative Society Foundation, ha ripercorso il percorso di questi dieci anni, sottolineando come il premio sia nato da una profonda ricerca della qualità sostenibile e dalla volontà di riconoscere il lavoro di agricoltori straordinari.
Il cammino non è stato privo di ostacoli: la pandemia di Covid-19 ha messo a dura prova l’intera filiera, e l’impatto sempre più marcato del cambiamento climatico, con temperature estreme, siccità, alluvioni e precipitazioni intense, ha rappresentato una sfida significativa.
Tuttavia, è emersa una risposta inaspettata: l’agricoltura rigenerativa si è rivelata non solo un potente strumento di adattamento a queste condizioni ambientali sempre più difficili, ma anche un mezzo per ridurre l’impronta ecologica della coltivazione del caffè, migliorando al contempo la qualità del prodotto finale.
Questa sinergia tra sostenibilità e qualità si è concretizzata negli ultimi due anni con la vittoria di caffè rigenerativi brasiliani, a testimonianza di un approccio innovativo e di una profonda comprensione delle dinamiche ecologiche.

L’esperienza ha confermato che affrontare le sfide ambientali può tradursi in opportunità, portando a risultati positivi e a un futuro più sostenibile per il settore del caffè.

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