mercoledì 17 Settembre 2025
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Inflazione a Trieste e Udine: agosto 2025, segnali contrastanti

Agosto 2025 ha segnato un momento significativo nell’evoluzione del quadro economico locale, come evidenziato dai dati definitivi degli indici dei prezzi al consumo rilevati nei comuni di Trieste e Udine.

L’analisi congiunturale, che compara i prezzi tra luglio e agosto, ha mostrato un modesto aumento dello 0,1% a Trieste e dello 0,2% a Udine.
Tuttavia, la prospettiva annuale rivela un incremento più marcato, attestato rispettivamente all’1,9% in entrambi i comuni.

Queste cifre, pubblicate dagli uffici statistica comunali, offrono un’istantanea della dinamica inflazionistica e delle sue peculiarità territoriali.

A Trieste, la variazione congiunturale è stata trainata principalmente dall’aumento dei costi nei settori dei servizi turistici e di ristorazione, che hanno visto un incremento dello 0,9%, seguito dai trasporti (+0,5%) e dalle attività di intrattenimento e cultura (+0,4%).

Si sono invece registrate diminuzioni rilevanti nelle spese per l’abitazione, l’acqua, l’energia elettrica e i combustibili, indicando forse una stabilizzazione o una leggera riduzione dei prezzi dell’energia, oltre a cali in sanità, arredamento e abbigliamento.
Considerando l’andamento tendenziale su base annua, la pressione inflazionistica si è concentrata maggiormente sui servizi turistici e di ristorazione, con un balzo del 5,8%, riflettendo forse una ripresa del turismo e un conseguente aumento della domanda.
I prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno contribuito significativamente (+4,6%), segnalando potenziali problematiche nella filiera agroalimentare o un aumento dei costi di produzione e trasporto.
L’istruzione, con un incremento del 1,8%, potrebbe indicare un adeguamento dei costi delle istituzioni educative o un aumento della domanda di servizi formativi.
L’unico respiro di sollievo è giunto dal settore delle comunicazioni, con un calo del 4,2%, probabilmente legato all’evoluzione tecnologica e alla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni.
A Udine, il quadro congiunturale ha mostrato dinamiche simili a Trieste, con un’accelerazione nei servizi turistici e di ristorazione (+1,8%), nelle attività ricreative e culturali (+0,9%) e nei trasporti (+0,5%).

Anche qui, si è osservato un calo dei costi relativi all’abitazione, all’acqua, all’elettricità e ai combustibili (-1,1%), alle comunicazioni (-0,1%) e all’arredamento (-0,1%).

L’analisi dell’andamento annuale a Udine rivela una riduzione più marcata dei costi delle comunicazioni (-4,2%) e dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,4%), e una diminuzione lieve dei trasporti (-0,2%).

In contrasto, l’incremento più significativo si è verificato nei servizi turistici e di ristorazione (+6,1%), nei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,4%) e nell’istruzione (+3,7%), elementi che suggeriscono una maggiore sensibilità dei prezzi a fattori specifici del territorio e un impatto significativo della ripresa economica post-pandemica.
In sintesi, i dati di agosto 2025 delineano un contesto economico caratterizzato da una moderata inflazione con evidenti disparità settoriali e territoriali, che richiedono un’analisi più approfondita per comprendere le cause sottostanti e le implicazioni per le politiche economiche locali.

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