La recente rimozione di Vittorio Torbianelli dalla carica di segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Adsp) ha suscitato immediate reazioni e interrogativi nel mondo del lavoro portuale, come denunciato dal sindacato USB Trieste – Coordinamento MariePorti. L’avvicendamento, operato dal neo-commissario Antonio Gurrieri, appare come un evento inatteso, un cambiamento brusco che interrompe un percorso professionale caratterizzato da competenza e professionalità.Torbianelli, durante il suo mandato, ha incarnato il ruolo di figura tecnica di riferimento, distinguendosi per la sua capacità di guidare e gestire il complesso progetto di sviluppo del porto pubblico, fortemente voluto dall’ex presidente Zeno D’Agostino. Le interazioni con le rappresentanze sindacali sono state sempre improntate a un approccio costruttivo, contraddistinto da chiarezza e trasparenza, elementi cruciali per il progresso di un’opera di tale portata. La sua lucidità e la capacità di fornire risposte puntuali hanno contribuito a delineare lo stato di avanzamento dei lavori, con l’obiettivo primario di elevare la competitività del porto e attrarre flussi commerciali internazionali.La decisione di sostituire Torbianelli solleva ora questioni di fondamentale importanza che necessitano di chiarimenti e di una precisa definizione delle strategie future. In particolare, si rende urgente una dichiarazione esplicita sull’indirizzo futuro del porto pubblico di Trieste, con una conferma precisa del ruolo di Adriafer/Pts e del contributo operativo di Alpt, elementi essenziali per la realizzazione del progetto di sviluppo.Parallelamente, è imprescindibile un impegno formale a garantire la neutralità del porto rispetto alle movimentazioni di armamenti e mezzi militari, dissipando ogni dubbio e contrastando le narrazioni tendenziose che lo vorrebbero un “porto delle NATO”. Questa precisa delimitazione si configura non solo come una questione di immagine, ma come un principio fondamentale per preservare l’autonomia e l’indipendenza del porto, assicurando la sua vocazione commerciale e la sua apertura al traffico civile.L’USB Trieste, attraverso la sua nota, esprime pertanto una forte preoccupazione per questa improvvisa rimozione, auspicando che il commissario Gurrieri affronti con tempestività e trasparenza le questioni cruciali sollevate, al fine di garantire la continuità del progetto di sviluppo e la salvaguardia degli interessi della comunità portuale. La discussione aperta e il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate si rivelano, in questo contesto, elementi imprescindibili per costruire un futuro portuale prospero e sostenibile.
Rimozione Torbianelli: Preoccupazione e Domande nel Porto di Trieste
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