Un’analisi comparativa condotta dall’Ufficio Studi della UIL, focalizzata sull’incidenza della tassazione Irpef a livello nazionale e, in particolare, nei capoluoghi di regione, mette in luce un quadro interessante per il Friuli Venezia Giulia.
Il rapporto, che esamina il peso effettivo delle addizionali regionali e comunali Irpef sulle retribuzioni degli italiani, rivela come Trieste si distingua come la città più gravata da questa imposta all’interno della regione.
Lo studio, che considera due scaglioni di reddito – 20.
000 euro e 40.
000 euro – per fornire una rappresentazione più completa, evidenzia come l’impatto della tassazione vari significativamente tra le diverse aree geografiche.
A Trieste, un contribuente con un reddito annuo di 20.
000 euro si trova a sostenere un onere Irpef complessivo pari a 326 euro, frutto della combinazione dell’addizionale regionale e comunale.
Questa cifra supera di gran lunga quella di Gorizia, dove l’onere si attesta a 306 euro, e di Udine e Pordenone, rispettivamente a 286 euro.
Il divario si acuisce ulteriormente quando si considera un reddito di 40.
000 euro.
A Trieste, l’Irpef totale sale a 732 euro, compresa l’addizionale regionale di 412 euro e quella comunale di 320 euro.
Contrariamente, Gorizia registra un ammontare di 692 euro, Udine 664 euro e Pordenone 652 euro.
Questa disparità nella pressione fiscale nei capoluoghi friulani solleva interrogativi rilevanti sull’equità del sistema tributario regionale e comunale.
È importante sottolineare che l’Irpef, pur essendo un’imposta progressiva, può avere impatti differenziati in base alle politiche fiscali locali.
Fattori quali i servizi offerti, la gestione del territorio e gli investimenti pubblici possono influenzare la percezione dell’equità e dell’efficienza della tassazione.
L’analisi della UIL suggerisce, quindi, un approfondimento delle politiche fiscali locali, con l’obiettivo di garantire una distribuzione più equilibrata del carico tributario e di promuovere una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.
Un’attenta valutazione delle strategie di finanziamento locale, tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze dei cittadini, potrebbe contribuire a ridurre le disuguaglianze e a favorire uno sviluppo più sostenibile e inclusivo per l’intero Friuli Venezia Giulia.
L’indagine, inoltre, stimola un dibattito più ampio sulla necessità di un coordinamento più efficace tra i diversi livelli di governo, al fine di ottimizzare l’efficienza del sistema tributario nazionale e garantire una maggiore equità nella distribuzione del peso fiscale tra i cittadini.