La crisi idrogeologica che affligge il Friuli Venezia Giulia ha immediatamente mobilitato il governo nazionale, con una telefonata di aggiornamento tra la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente regionale, Massimiliano Fedriga.
L’incontro, descritto come un diretto scambio di informazioni da Palazzo Chigi, sottolinea l’impegno governativo nel monitorare l’emergenza, che si configura non solo come un evento meteorologico avverso, ma come una potenziale sfida complessa per la resilienza del territorio.
L’intensità delle precipitazioni, esacerbata da un contesto di fragilità idrogeologica preesistente – dovuta a fattori quali l’urbanizzazione selvaggia, la manutenzione insufficiente delle infrastrutture di controllo del territorio e l’impatto dei cambiamenti climatici – ha generato un quadro di allerta diffusa.
Le aree più colpite, secondo i primi report, sono quelle montane e le valli, dove il deflusso delle acque ha causato esondazioni, smottamenti e frane, mettendo a rischio abitazioni, attività produttive e infrastrutture vitali.
La Presidente Meloni, consapevole della gravità della situazione, ha assicurato il pieno sostegno del governo e ha attivato un contatto costante con il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Fernando Ruperto Musumeci, nonché con il Dipartimento della Protezione Civile, per coordinare gli interventi di soccorso e l’analisi dei danni.
L’attenzione è rivolta non solo alla gestione dell’emergenza immediata – che include l’evacuazione di persone a rischio, il ripristino della viabilità e l’assistenza alle popolazioni colpite – ma anche alla valutazione a lungo termine delle conseguenze economiche e sociali dell’evento, e alla pianificazione di misure preventive per mitigare il rischio di future calamità.
Oltre alla solidarietà espressa nei confronti delle comunità colpite, la Presidente ha riconosciuto il valore imprescindibile dell’azione dei soccorritori, sottolineando il loro coraggio e la loro dedizione nell’affrontare una situazione di estrema difficoltà.
La ricostruzione, che si preannuncia lunga e complessa, richiederà un approccio integrato, che coinvolga le istituzioni locali, il mondo delle imprese, il settore della ricerca scientifica e la società civile, al fine di ricostruire non solo il tessuto urbano ed economico, ma anche la fiducia e la speranza delle popolazioni colpite.
Il governo nazionale si impegna a collaborare attivamente in questo percorso, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza del Friuli Venezia Giulia e di promuovere una cultura della prevenzione e della gestione del rischio.







